lunedì 28 marzo 2016

Alatri

Penso che il pestaggio, omicidio, di Alatri sia veramente un fatto di una gravità inaudita.
Diplomaticamente credo che la giustizia dovrebbe fare correttamente il suo corso e quindi una volta accertati i colpevoli farli sbranare da un branco di bestie fameliche.

Si perché se ti diverti a pestare e finisci con l'uccidere un ragazzo, solo contro nove, con l'aiuto e la forza del branco non sei degno di poterti considerare un essere umano.

Sei una bestia, peggio di una bestia, e con loro ti devi confrontare, non con la "legge" o la "giustizia".

Dentro l'arena ad assaporare i morsi di un cerbero, come un dannato all'inferno.

Detto questo, gomorra e tutta la violenza gretta e rozza che ci rifilano ogni giorno in quantità industriale, hanno sicuramente la loro buona dose di responsabilità.

giovedì 24 marzo 2016

La sfida dell'occidente

Una volta la #Tunisia era colma di potenziali migranti pronti a dirigersi verso l'Italia, alla ricerca di un futuro migliore.
Oggi, dopo la tanto pubblicizzata, presunta, primavera democratica araba, è diventato il primo serbatoio di Jihadisti per lo Stato Islamico di tutto il medio oriente.
Secondo il Soufan security-intelligence Group sono tra i sei e i settemila i Tunisini partiti per la Syria / Iraq e oltre millecinquecento quelli che hanno oltrepassato il confine, di quella nazione a brandelli, che è oggi la Libia.
La metà dei Jihadisti dell'ex regno di Gheddafi sono Tunisini.

La Tunisia, con 11 milioni di abitanti, supera quindi gli altri due principali esportatori di martiri (Arabia e Russia) che però hanno popolazioni infinitamente maggiori.

L'occidente ha sicuramente le sue colpe, se non riesce con tutte le sue ricchezze, ad offrire un sogno per questi giovani.

Ingannati da stupidate colossali come i diritti dei gay o dei transgender non ci rendiamo conto, e il vertice del potere fa tutto il possibile per distrarci, di come il più grande problema del nostro tempo sia la diseguaglianza economica, la diseguaglianza culturale, non quella razziale, sessuale o religiosa.

Non si tratta di condividere la ricchezza o fare l'elemosina, è comprensibile che ci siano persone molto ricche e altre molto povere ma non si può credere che così tanti milioni di persone non avranno mai una possibilità per migliorare la loro condizione.

La sfida dell'occidente contro le barbarie è :

Poter dare a tutti uno straccio di ragione per cui valga la pena vivere, altrimenti non gli resterà che accettare l'unica che oggi gli viene concessa, quella per cui morire. 

mercoledì 16 marzo 2016

Aldo Moro

Oggi è l'anniversario del rapimento di Aldo Moro avvenuto trentotto anni fa.
La figura istituzionale occidentale più alta in grado ad essere caduta vittima di estremismi ideologici.

La storia politica Italiana, dalla fine delle seconda Guerra, viene spesso dipinta come una misterioriosa, inscrutabile entità, fitta di luoghi a anfratti dove nessuna luce può arrivare.

In realtà è molto semplice.

La storia d'Italia dal '43 ad oggi è la storia di un burattino, un burattino che vuole prendere vita ma si ritrova sempre a mentire, a mentire a se stesso in primis fingendo di non riconoscere la sua natura.
Credo che Collodi, quando scrisse Pinocchio nel 1883, non avrebbe mai immaginato di poter essere così profetico sul futuro ruolo Italico nel mondo.

Aldo Moro venne rapito perchè aveva aperto, dopo la caduta della legislatura del '76, ad una coalizione Dc-Pci al governo, in un momento in cui ai comunisti Italiani (secondo partito comunista più grande al mondo dopo quello Sovietico) non sarebbe mai stato permesso governare.
In Latino America, con l'operazione Condor, sono nate dittature e si è fatta mattanza di migliaia di giovani simpatizzanti sinistra per arginare il pericolo comunista.
In Italia, molto più intelligentemente, si è pensato di lasciare morire una delle "teste" di quel possibile serpente che avrebbe legittimato la sinistra al governo.

Moro è stato rapito dall'estrema sinistra, che considerava la coalizione con la DC un tradimento, ed è stato lasciato morire dalla destra, dalla DC e dal Vaticano come monito ed esempio per chiunque pensasse ad un possibile ruolo esecutivo del PCI.

La recente storia politica Italiana è quindi quella di un Burattino nelle mani degli interessi geopolitici Statunitensi.

Dal '43 al '45 l'imperativo è stato sconfiggere il Nazismo, dal '45 al '91 impedire ad ogni costo il Comunismo al potere (con ogni costo intendo la legittimazione della Mafia, altre organizzazioni criminali e di strutture parastatali ombra come la P2 da parte di Washington), dal '91 ad oggi la completa liquefazione di ogni sovranità nazionale all'interno di una Unione Europea suggiogata anch'essa alla volontà corporativa-globalizzante, tecnologico-finanziaria Statunitense.

Tutto qui.

Non è poi così complicato.

A casa nostra noi abbiamo comandato, dalla nascita della Repubblica, solo nel ventennio Fascista.
Un'altra interessante occasione l'abbiamo avuta durante le elezioni del 2012 con il Movimento 5Stelle che, erroneamente sottovalutato, riuscì a diventare il primo partito Italiano ma, essendo anti-establishment e non pronto a coalizzarsi, non fu abbastanza per poter dare un colpo di vita al pezzo di legno.
Dopo quelle elezioni il pericolo è stato percepito e la minaccia disinnescata in breve tempo.

Nel panorama attuale, chiunque pensi e dica di poter offrire in Italia una politica che metta gli interessi nazionali al primo posto è un illuso, un demagogo o semplicemente un bugiardo.

Un Pinocchio.