mercoledì 26 aprile 2023

Alcune considerazioni sull'Intelligenza Artificiale



La più grande rivoluzione tecnologia dalla scoperta del fuoco o l'energia elettrica ?

Possibile.

Forse anche di più, è la prima invenzione umana in grado di prendere decisioni autonome a seguito di un'istruzione (prompt).

Fino ad oggi le innovazioni tecnologiche hanno sempre portato ad un aumento della diseguaglianza sociale, arrivata ora a livelli insostenibili (2/3 della ricchezza mondiale nelle mani dell'1% della popolazione). 

L'intelligenza artificiale potrebbe rappresentare la prima vera grande rivoluzione democratica, come ? Attraverso l'educazione.

La conoscenza è la via d'uscita dalla povertà e l'AI sarà probabilmente il più grande insegnante mai esistito sulla terra, accessibile a tutti i possessori di un cellulare.

I posti di lavoro più richiesti oggi sono quelli altamente specializzati, diciamo che tutto il sistema educativo è improntato verso la massima specializzazione. Proprio un'area che l'AI saprà ricoprire benissimo. 

E allora in futuro la caratteristica principale degli uomini potrebbe essere quella di saper pensare, saper ragionare e possibilmente riuscire a farlo in maniera autonoma.

Non così semplice considerando quanto la propaganda faccia effetto e il fatto che con l'AI potremmo non avere mai più la certezza di una realtà oggettiva. Qualsiasi immagine o video o audio potrebbe essere generato.

Interessante soprattutto per quelle generazioni che stanno crescendo e formandosi esclusivamente attraverso immagini. 

Ben presto dal chiedere un prestito in banca ad un colloquio di lavoro sarà l'AI a decidere del nostro futuro.

Distruggerà l'umanità ? E' certamente in linea teorica la prima invenzione che potrebbe avere il potere e le capacità di farlo, detto questo mi preoccuperei di più dell'utilizzo che ne faranno gli uomini nei confronti dei propri simili.

Alla fine la minaccia più grande per l'uomo resta sempre l'uomo o da domani l'uomo + AI.


Ad ogni modo se il paradosso di uno stupido è quello di non essere in grado di riconoscere una persona intelligente, perché costretto dai suoi limiti a tradurre tutto in termini comprensibili alle sue capacità, direi che la posizione della razza umana nei confronti dell'Intelligenza artificiale sarà esattamente quella dello stupido.

... La macchina non conosce ancora il bisogno.