mercoledì 29 gennaio 2014

E' la geografia che forma un popolo.


E' la geografia che forma il carattere, l'economia e le scelte sociali di una nazione e di un popolo.

Alcune rapide considerazioni geopolitiche sui principali popoli europei:



Italiani: Penisola montuosa (Alpi-Appennini), arida, vi si trovano le due più grandi isole del mediterraneo. Il suo cuore pulsante è la valle del Po. Nella pianura padana è concentrata la maggiore estensione di terreni coltivabili contigui e fiumi navigabili del paese. Popolazione divisa, forte regionalismo e capacità di adattamento individuale. La sua economia rispetta queste caratteristiche. Piccolissime aziende e/o grossi successi uninominali (Ferrari,Armani ecc ecc), piccoli gruppi e centri di comando famigliari. Scarsissimo senso di appartenenza e consapevolezza nazionale. Alto senso critico per qualsiasi cosa tocchi il proprio soggettivismo. Non esistono multinazionali. Il male altrui viene spesso prima del bene proprio. Paese con una posizione geopolitica di primo livello internazionale. Centro strategico per il controllo del mar mediterraneo e dell'approccio aereo verso tutta l'europa occidentale, nella storia ha sfruttato solo due volte questi vantaggi, durante l'impero romano ed il fascismo.Dalla fine della seconda guerra, l'Italia, è di fatto occupata dagli Stati Uniti con oltre 113 basi. Oggi una nazione di "uomini soli" costretta, con l'inserimento nell'Unione Europea, a competere dovendo rispettare regole definite su parametri di altre nazioni (Germania) trainate da grandi corporations. Dulcis in fundo è la seconda nazione più anziana dal mondo con una età media di quasi 45 anni.
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Spagnoli:Penisola protetta dai Pirenei e dal mare, il suo punto debole è a sud attraverso lo stretto di Gibilterra (vedi invasioni Arabe). Potenza marittima al pari dell'Inghilterra e della Francia con sbocchi sul mediterraneo e l'atlantico, ha rappresentato una delle più grandi marine e potenze coloniali d'Europa (vedi sud-america). La capitale Madrid è situata sull'altopiano della meseta central. Sono però le catene montuose interne che segnano i confini e il forte regionalismo (Catalogna, Paesi Baschi). Economia capace di creare grosse aziende con ricambi generazionali al vertice. La storia Spagnola (dalla prima Regina Isabella di Castiglia 1474) ha comunque permesso un buon sviluppo del senso d'appartenenza e della collettività, con una conseguente comprensione dell'importanza di infrastrutture ad alto livello su base nazionale. A parità di qualità tuttavia, non riescono a valorizzare i loro prodotti (sia naturali che manufatti) al pari di Italiani o Francesi. Il maggior senso civico (onestà oggettiva in termini di prezzo) e la più bassa imposizione fiscale (girata ai clienti e non intascata dai gestori) gli hanno permesso di sottrarre molto turismo all'Italia e non solo. Una storia abituata al sangue e alla violenza (la penisola Iberica era uno dei principali centri per i gladiatori romani). La fine del dominio Arabo (15° sec) e la recente dittatura di Franco (terminata nel 1975) hanno messo gli uomini in grave difficoltà. Il machismo Spagnolo che garantiva culturalmente all'uomo una posizione dominante sulla casa e sulla donna si è sfilacciato all'improvviso e le donne si sono emancipate ad una velocità molto superiore rispetto ai maschi. Il risultato è un'alta percentuale di violenza domestica. Paese che, come l'Italia, deve l'arricchimento della classe media principalmente ad ondate speculative (vedi immobiliaristi) legate ai cicli monetari.


Francesi: Unica nazione Europea a poter essere considerata sia del nord che del sud. Area pianeggiante, fertile e ben irrigata a nord, protetta da catene montuose e dall'oceano sui propri confini ha il suo vero punto debole solo ad Est (Germania). Economia capace di grandi individualità e non solo, sono presenti multinazionali. Grande senso di unità nazionale, posizione strategica e consapevolezza geopolitica tra le più alte d'europa. Tendenza imperiale e apertura sociale e razziale. Unico grosso difetto è che tutte le qualità di cui sopra vengono esasperate al di sopra della realtà rendendo i Francesi molto spesso delle "macchiette" o "caricature di loro stessi".
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Tedeschi: Area pianeggiante vasta, fertile e con fiumi navigabili, copre la parte centrale, il cuore, della "grande pianura europea". La popolazione, non essendo divisa dalla natura, gode di un altissimo senso sociale collettivo e nazionale. Questo spirito di appartenenza ha ridotto al minimo le abilità individuali nelle quali sono spesso ridicoli (se paragonati per esempio agli Italiani) ma ha portato all'eccellenza la capacità di aggregazione. Le ditte unipersonali sono spesso dei veri e propri negozietti mentre le multinazionali dei colossi globali. I singoli in grado di costruire grandi nomi (Ferdinand Porsche per es.), vengono aiutati nello sviluppo da grandi gruppi di lavoro in grado di cambiare ed evolvere.  Aziende molto meno esposte al classico breakdown da "scomparsa del padrone". La posizione geopolitica non è ottimale, sottodimensionata rispetto alla sua ricchezza e potenza economica, gli sbocchi sul mare sono limitati al mare del nord e mancano protezioni sul confine orientale e occidentale (Francia e Russia). La Germania ha la naturale tendenza quindi ad "allargarsi" (fino a quando non viene ridimensionata da agenti esterni). Vedi il Deutsche Lebensraum , la ricerca dello "spazio vitale". In questo momento storico con l'unione europea strutturata sul Marco (Euro) siamo in una fase espansiva.