lunedì 16 febbraio 2015

Considerazioni su Isis

Per quello che riguarda l'avvicinamento dell'Isis è chiaro che arrivati a questo punto è necessario offrire delle opinioni e delle angolazioni importanti e differenti da quanto stiamo ascoltando.

Partiamo dalla definizione e da cosa si intende per estremismo Islamico.
Un termine che trovo abbastanza sbagliato perchè nessuno di noi può affermare con certezza che questi Mujuahidin non stiano seguendo il corano, l'esempio del Profeta e la Sharia in maniera corretta.


Possiamo definirli estremisti in relazione al nostro punto di vista Cristiano o in relazione al punto di vista di Musulmani che individualmente non si sentono pronti a morire per un Dio o un set di Idee ma non possiamo smentire la loro battaglia da un punto di vista ideologico.

Guardando la storia, se Maometto dovesse nuovamente scendere sulla terra e li venisse chiesto di indicare i suoi veri seguaci, nessuno può escludere che Lui non indicherebbe proprio i vari Bin Landen, Isis, Al Qaeda ecc ecc come suoi più esemplari fedeli.

L'Islam è una religione che nasce e si propaga attraverso la conquista armata e questo è un dato di fatto storico.
Maometto, passati i quarant'anni, vede tutte le sere l'arcangelo Gabriele portarli gli insegnamenti definitivi di Dio (dopo che gli altri Profeti da Abramo a Cristo hanno "abbozzato" l'idea).
Ma quello che lui compie in seguito è di fatto una campagna militare, città per città, alla conquista della penisola Arabica.

Un esempio tra tutti è l'importante battaglia del fossato (o di Medina) nella quale, appoggiato da soli 3000 fedeli, sconfigge oltre 10.000 opponenti non ancora Musulmani.
Questa vittoria sarà il passaggio chiave che lo porterà poi alla Mecca dove bandirà tutti gli "infedeli" e proclamerà la città come Santa per l'Islam.
Durante la battaglia assistiamo anche alla prima decapitazione in "massa" della tribù Israelita dei Qurayza, accusati di avere tradito i Musulmani non partecipando alla difesa della città con la quale intrattenevano rapporti commerciali, vennero decapitati tra i 600 e 900 uomini e schiavizzate le loro donne.

La storia prosegue con la massima estensione raggiunta sotto il califfato di Omayyadi nel 750 d.c.

Ecco l'Isis sta cercando di ripetere la storia, scatenando una guerra Santa attraverso la quale tornare in Europa come fecero sotto questo califfato, farci "arrabbiare", costringerci a tornare a combatterli (Crociate)  e aumentare ancora di più la loro forza e ragione morale.

Un'analogia interessante è quella con l'assedio di Waco in Texas e della setta dei Davidiani del 1993. Quando un "Santone" (David Koresh) si chiuse all'interno di un ranch con altre 80 persone, tra cui molte donne e bambini, profetizzando che sarebbero venuti a prenderlo fino a quando, inevitabilmente, qualcuno ha bussato al campanello per chiedere cosa stesse accadendo trasformando le sue profezie in "realtà"  e spingendo i suoi "fedeli" a seguirlo fino alla morte.

Questo è quello che cerca di fare l'Isis.
L'Isis ovviamente fallirà, nel corso della storia dell'uomo questo momento sarà ricordato come una puntura di zanzara o un leggero imprevisto.
Falliranno in quanto il loro tentativo di farci tornare indietro nel tempo di migliaia di anni non è attuabile perchè noi abbiamo un "dominio" sulla scienza e la tecnica che loro non hanno.
E falliranno anche perchè hanno un senso dell'umorismo troppo ristretto e limitato per poter creare progresso.
Il divario è abissale.

Nel peggiore dei casi (per loro) arriverà molto probabilmente il momento in cui commetteranno un errore che li porterà a costringere l'occidente a rilasciare la propria potenza tecnico-scientifica.
Nel migliore dei casi  (per loro) continuerà lo status quo con qualche video di propaganda e qualche lupo solitario che causerà molta paura ma nei fatti, pochi danni.

Una cosa interessante a questo punto è vedere quanto l'occidente sia autolesionista in questo rapporto.
Abbiamo qualcuno che ci infastidisce, ed è infinitamente più debole rispetto a noi.
Qualcuno che ha una fine già segnata, una fine che è anche una loro volontà, il martirio e la morte.
Una fine che in un certo senso ci stanno chiedendo.
Questi Mujahidin chiedono all'occidente di essere sterminati così che il loro dovere venga compiuto e possano essere assolti da ogni peccato.
Così come probabilmente anche quel "Santone" Davidiano in Texas voleva essere martirizzato.

E i media occidentali danno un'incredibile quantità di riverbero a questi militanti e alle loro azioni, fungendo quindi come vera e propria cassa di risonanza per le loro follie.
Facciamo un esempio musicale.
Se avete mai sentito suonare una chitarra elettrica senza amplificazione vi sarete accorti che è quasi muta, ecco loro suonano un accordo su di una chitarra elettrica muta e l'occidente provvede al jack e ad una incredibile potenza di amplificazione.

Attraverso programmi di ogni tipo e l'utilizzo della rete l'occidente offre grande risonanza ai loro messaggi, quando invece andrebbero oscurati.
L'occidente con il dominio dei mezzi non dovrebbe nemmeno considerare questa "distrazione".

Qui entrano in gioco anche gli storici antagonisti dei Mussulmani, gli Ebrei, i quali possiedono tutto il controllo sulla scienza, la tecnica e i media.
Controllo che utilizzano sapientemente per trasformare l'occidente intero in una sorta di "grande Israele".
Portare il resto del mondo a provare e simpatizzare quello che Israele prova dalla sua nascita.
Questo è il motivo di tanto riverbero.

La paura viene creata.
Come accade con le favole ai bambini.
Quindi gli attentati di Parigi, Copenaghen, le minacce all'Italia sono tutti utili alla causa Israeliana.
Siamo tutti uniti e solidali con Israele ma qui nasce un altro grande errore che l'occidente dovrebbe evitare di compiere.
                                                   

Per niente e nessuno al mondo si è cosparso più sangue come per il nome di Dio.