domenica 18 ottobre 2015

Arte Contemporanea o no ?

La settimana scorsa mi è capitato, girando per Londra, di fermarmi a visitare una bellissima collezione d'arte prevalentemente composta da dipinti ed arredamenti Francesi del diciottesimo secolo.


Molti di questi fantastici e inestimabili lavori erano appartenuti a Luigi XV e alla sua amante Madame de Pompadour.

La vedova di Sir Richard Wallace ha donato questa collezione alla comunità avanzando come unica richiesta che nessuno dei pezzi lasciasse mai la magnifica casa, oggi museo, nemmeno in prestito.

La mostra è gratuita.

A Londra la settimana scorsa si è tenuta in Regent's Park la Frieze Art Fair, una Fiera d'arte contemporanea in cui i più importanti galleristi del mondo presentano e vendono i loro nuovi prodotti.

L'entrata a questa fiera costava cinquanta sterline.

L'arte contemporanea, post anni cinquanta, sembra essere un prodotto collegato allo scambio di denaro e valuta.  E quindi come tale, totalmente subordinato alle regole del mercato.
Oggi sono gli agenti e i galleristi a creare gli Artisti. Proprio come accade per la musica o per un qualsiasi altro prodotto in cui il marketing gioca il suo ruolo fondamentale.
Oggi sono i Gagosian, i Castelli, i Saatchi a creare i Basquiat del futuro.

C'è però un altro dettaglio, anche a presunta parità di talento, che differenzia le opere presenti in queste due mostre.

Un dettaglio sul quale le tanto subdole quanto ridicole strategie di marketing non hanno alcun potere.

Il tempo.

Il più importante valore di riferimento dell'esistenza, indomito ed ininfluenzabile, supremo giudice del nostro viaggio.

E così mi chiedo ...Quanto tempo serviva ad un Boucher o ad un Falconet per decorare quei meravigliosi vasi in porcellana di Sèvres e quanto tempo serve a Koons o a Hirst per realizzare una loro installazione ?