lunedì 27 maggio 2019

Brevi considerazioni sulle Europee 2019

Avendo per anni criticato la misteriosa governance Europea e previsto un ritorno al nazionalismo (https://autori.fanpage.it/perche-un-ritorno-al-nazionalismo-in-europa-sembra-inevitabile/) dopo queste elezioni mi sento più positivo sul futuro del continente.

Probabilmente una nuova Europa sta nascendo, l'uniformità con la quale i partiti anti-establishment hanno dominato nei principali paesi è un ottimo common ground e base di dialogo per il futuro Europeo.

Nel non essere d'accordo con l'oscuro apparato burocratico filo sovietico, architettato da filosofi come Kojeve e amministrato da invisibili commissari auto-eletti, siamo tutti d'accordo.

E questo può essere un buon inizio.

Una nota di merito al popolo Inglese che anche durante queste elezioni ci ha ricordato come il sistema democratico si basi sul principio dell'alternanza e non sulla fede calcistica (votato sinistra o destra una volta, continuo per tre generazioni...).

I due partiti storici (Tories e Labour) sono stati puniti pesantemente per la Brexit pantomima degli ultimi mesi (i Tories in particolare, per loro è il peggior risultato dal 1832).

Ha stravinto invece un partito fondato nel Novembre 2018.... il quale, alla buona anima di chi ancora crede gli Inglesi non vogliano la Brexit e siano amaramente pentiti, si chiama... Brexit Party...

Bye Bye...