domenica 3 maggio 2020

Cramps Live 1977 - di Glauco Cavazzuti



Qui sotto riporto alcune note di Glauco Cavazzuti riguardanti un incredibile concerto che i Cramps riuscirono a fare all'interno di un Ospedale Psichiatrico.

"Ciao Mick, 

Qui trovi un video dei “Cramps” la famosa garage band che riuscì a suonare all’interno di un’ospedale psichiatrico; non si sa come riuscirono ad ottenere l’autorizzazione a suonare all’interno della struttura della Napa State mental hospital. Il leader carismatico Lux Interior e la sua compagna Poison Ivy sono sempre stati profondi sostenitori della massima libertà d’espressione artistica, senza censura (famose anche le loro performances fetish e transgender), dimostrando che i “cosiddetti malati mentali” non sono meno “matti” di noi presunti normali quando diamo sfogo artisticamente ai nostri più profondi impulsi inconsci e liberatori. Il video amatoriale ne è una stupenda riprova. 

Durante il tour del 1978 i Cramps decisero di farsi 3.000 km da New York fino a Sacramento per suonare al Napa State Mental hospital. Un evento straordinario difficile da credere se non fosse che il gruppo riprese il tutto con una camera amatoriale Sony. Grazie alla forza travolgente di Lux Interior la folla inizia a dimenarsi e a contorcersi al ritmo delle canzoni rockabilly. Tra contatti, spinte e sguardi catatonici il concerto prosegue verso il caos, in una performance artistica visionaria, genuina, spontanea, non convenzionale che solo la pura e libera follia può esprimere. 
Credo che sia decisamente alternativo narrare oggi giorno di una performance simile a quella dei Cramps al Nape State mental ospital o di Art brut! In un periodo dominato dall’emergenza sanitaria Covid19 e dalle preoccupazioni per il conseguente disastro economico globale, in cui anche tutti i parametri della società a cui eravamo abituati sono saltati, parlare di arte che oggi sembra la cosa più inutile, a maggior ragione dalla parte di veri emarginati come I “cosiddetti” poveri malati mentali è una provocazione veramente controcorrente, un atto quasi messianico, di profondo senso cristiano....è un parlare della dignità creativa degli ultimi, oggi ancora più ultimi ed abbandonati a loro stessi e alla loro solitudine!"

"Lo spirito più geniale è prossimo alla follia" David Hume






da Songs the Lord Taught Us (1980)