lunedì 30 aprile 2012

I Sindacati in Italia e in Europa

1° Maggio Festa dei Lavoratori , diamo uno sguardo allo stato dei Sindacati Italiani.

I Sindacati Italiani sono tra i piu' forti d'Europa, la loro forza si poggia su 2 pilastri : L'adesione dei lavoratori e la loro presenza nei partiti politici di centro-sinistra.
L'Italia e' uno dei pochi paesi dove il tesseramento ai sindacati è rimasto costante.
Secondo l'Amsterdam Institute for Advanced Labour Studies circa 12 mln di Italiani sono in un sindacato.
La meta' è attiva nel mondo del lavoro e l'altra meta' è rappresentata da pensionati o studenti.
Il sindacato principale è la CGIL con 5,5 mln di tesserati seguita dalla CISL 4,5 mln e la UIL con 2,2 mln.
Circa il 30% della forza lavoro italiana appartiene ad un sindacato.
Una percentuale superata in Europa solo dalla Svezia.
Dal massimo del 50% della forza lavoro rappresentata, raggiunto nel 1976 ,i sindacati Italiani si sono indeboliti "solo" di un 20% .
E' prassi normale per i sindacalisti Italiani entrare in politica.
In Spagna e Portogallo quest'anno i 2 governi hanno riformato il lavoro senza problemi (i Sindacati li' rappresentano solo un 16% circa della forza lavoro).
In Italia non sara' cosi' facile e forse sara' proprio per la forza politica dei sindacati se il governo si spostera' da una politica di Austerita' (filo-tedesca) ad una piu' orientata verso una giusta spesa per la crescita (vedi articolo: Crescita e Austerita').
Questo non toglie pero' che i sindacati rappresentino in Italia anche un ostacolo politico.
Parlando ancora di diritto al lavoro * e posto fisso, idee romantiche che mal si sposano con il mondo "liquido" moderno , mantengono "intrappolata" una sinistra che in Italia non è ancora stata capace di cambiare passo. Lasciando cosi' un'area politica di centro, libera di essere occupata da altri.

*(Nella costituzione Italiana a differenza di altre occidentali quando si parla di Diritto al Lavoro, Il principio Lavorista suggerisce che lo Stato Italiano non debba solo fissare le regole del gioco economico, come pretende il liberismo classico, ma debba intervenire attivamente per favorire la piena occupazione).

Nel grafico, la % di forza lavoro rappresentata dai Sindacati in Europa dal 1960 al 2010 (divisa per Nazione).