venerdì 30 novembre 2012

Chi ha paura dei comunisti ?



Ho sentito qualche esponente del Pdl parlare delle motivazioni di un nuovo "ritorno in campo" di Berlusconi. Lo farebbe per il nostro bene (s'intende).... perchè non vuole che il paese finisca in mano ai comunisti....?!?!?!? ancora...

Punto 1) 

Parlare di comunisti (e fascisti) è un pò come parlare di piccioni viaggiatori nell'era di internet.
Queste ideologie servono solo a catalogare un elettorato che, un pò arrogantemente, si pensa essere fortemente ignorante.
Oggi è l'economia (o meglio la finanza) a dettare le regole, il fatto che stiamo "accettando di morire" per salvare il sistema bancario e nessuno prenda neanche in considerazione la possibilità di "resettarlo" e lasciarlo fallire sotto le sue colpe la dice lunga.

Nel mondo reale chi sbaglia paga, nella finanza odierna sembra non funzioni così. Continuano a raccontarci che senza questo sistema non vedremmo più la luce del sole. A quanto ne so io abbiamo vissuto per circa 200.000 anni senza questo sistema.

La realtà è che certi privilegi come il "potere divino" di stampare denaro sono qualcosa che non si lascia e non si prende senza lottare.


Punto 2)

C'è un detto inglese che dice "In booms everyone is a capitalist and in busts everyone is a socialist", "nel boom tutti capitalisti, quando scoppia la bolla tutti socialisti" significa che durante la fase di espansione del credito la tendenza è al capitalismo, mentre durante la fase depressiva o deleveraging (quando di debiti non ne puoi più fare e suona la sveglia)  la tendenza è al socialismo.Quindi scendere in campo ora (quando la tendenza è socialista) per lottare il comunismo sarebbe un suicidio politico.

Punto 3)

Detto questo Berlusconi avrebbe un'altra possibilità, scendere in campo per lottare e ridiscutere il trattato di Maastricht le imposizioni di Bruxelles e se fosse necessario anche l'Euro. Tutte cose che (nonostante alcuni suoi uomini avevano e hanno capito da tempo, vedi Tremonti) non ha mai fatto in 20 anni.

Poco credibile.