venerdì 26 aprile 2013

Rrose Selavy


Rrose Selavy (fotografata da Man Ray)


Pseudonimo di Marcel Duchamp. Inizia a comparire per la prima volta in una seria di fotografie ad opera del suo amico Man Ray nelle quali Duchamp si traveste da donna. Il nome è un Calembour (gioco di parole), la sonorità è la stessa di "Eros: c'est la vie" (Eros: è la vita) o "Arroser la vie" (Brindare alla vita).





Uno degli artisti più importanti del 20° secolo. Dadaista, Cubista. Figura di rilievo non solo limitatamente alla sua produzione ma anche come "talent scout" e advisor di collezionisti come Peggy Guggenheim. Le sue scoperte e indicazioni hanno contribuito a formare il gusto per l'arte occidentale di quel periodo.


E' globalmente famoso per la sua "fontana" :

Pisuar (1916-17)


Ma la sua opera più importante è, "Nudo che scende le scale". Con questo quadro Duchamp evolve il cubismo. Il cubismo aveva dato una multidimensionalità alle immagini ma non aveva però risolto il problema del movimento. L'oggetto/soggetto veniva dipinto da più angolature e punti di vista nello stesso momento, ma tutto era terribilmente immobile. Duchamp mette in scena il tempo e partendo dagli studi del fotografo inglese Eadward Muybridge (1887 woman walking downstairs) ottiene una rappresentazione statica del movimento.

Eadward Muybridge (woman walking downstairs 1887)


L'esistenza umana è una continua lotta contro il tempo. Tutto quello che facciamo e che vogliamo fare è in funzione dell'inesorabile movimento del tempo. Dalla nascita inizia la nostra ricerca della centralità del tempo, essere a tempo, provare quelle sensazioni in cui il tempo sembra fermarsi, quei famosi attimi che valgono una eternità perchè riusciamo a dimenticarci del tempo. L'amore è la prima e più forte chiave umana per fermare il tempo. Quel momento in cui due individui realizzano che è possibile creare un tempo alternativo al resto del mondo, un tempo proprio, non comprensibile agli altri, che in quel momento non sono innamorati insieme a noi. Molto dopo vengono lo svago, il lavoro e il possesso.

Duchamp, in questa tela, ferma il tempo, mostrandoci il movimento.

Nudo che scende le scale (1912) Philadelphia museum of art

per maggiori approfondimenti su Duchamp www.toutfait.com