mercoledì 26 marzo 2014

Recensione: Un sapore di ruggine e ossa



Recensione: Un sapore di ruggine e ossa (2012). Film Franco/Belga diretto da Jacques Audiard e basato sul racconto del 2005 "Ruggine e Ossa" dello scrittore canadese Craig Davidson. Racconta la storia di un giovane padre senza mezzi economici che si trasferisce dalla sorella, nel sud della Francia, in cerca di lavoro e aiuto. Qui incontra casualmente, una volta sola, un'addestratrice di orche. Alcuni mesi dopo, in seguito ad un terribile incidente, la ragazza rimasta mutilata si rimetterà in contatto con il protagonista ed insieme inizieranno un percorso attraverso le difficoltà della vita. Molte le citazioni cinematografiche, da "Il Monello" a "Delitto senza castigo" a "Un amore splendido" fino a quella del "Decalogo 1" di Kieslowski (alla quale cambiano però il durissimo epilogo originale). Questa pellicola ha sicuramente un grande pregio. In un'epoca di falsità sociale assoluta come quella odierna la storia è terribilmente reale. I drammi sono reali, i sentimenti sono reali, le difficoltà sono reali e anche gli odori che sembrano trasudare dalle immagini sono reali. Da vedere. Voto 7