lunedì 26 maggio 2014

Analisi Geopolitica del voto Italiano alle Europee



L'Italia ha votato alle elezioni Europee e ha votato dimostrando per l'ennesima volta di essere un piccolo paese di provincia vittima della disinformazione e della sua miopia geopolitica.

Tanto per cominciare le elezioni erano per il parlamento Europeo e non nazionali. Gli Italiani le hanno però rapportate al loro limite di pensiero ovvero il dualismo rinascimentale e la più fanciullesca della contrapposizioni, buoni contro cattivi, guelfi contro ghibellini, rossi contro neri, Grillo contro Renzi.
Si votava per il parlamento Europeo l'unico organo dell'architettura burocratica Europea nel quale è concessa la votazione democratica. Ed infatti ha il solo potere di proporre e convalidare a livello formale le decisioni prese all'interno della Commissione Europea, vera cabina di regia, dove i 28 membri vengono eletti dall'establishment dei singoli stati senza passare dalle urne. Il parlamento Europeo ha però l'unico vantaggio di avere una buona esposizione mediatica e di poter fungere da cassa di risonanza per le insoddisfazioni e il malcontento dei cittadini.

L'Unione Europea non funziona. Come scritto più e più volte l'unione monetaria senza una unione fiscale (Eurobond) e senza una reale unione politica è più dannosa che altro. L'unica nazione che ha tratto vantaggio da questa svalutazione competitiva monetaria è stata, ed è, la Germania (considerando il suo export il Marco dovrebbe valere almeno il doppio dell'Euro).

La storia del continente Europeo è da sempre legata alle sorti Tedesche. Questa ricca nazione al centro della grande pianura europea ha alternato, nel corso dei secoli, fasi di espansione e ridimensionamento alla ricerca del suo Lebensraum (spazio vitale). Creando quello che viene chiamato l'effetto "fisarmonica" Tedesco.

La nazione che ha maggiormente sofferto l'espansione Tedesca è la Francia. L'Unione Europea, il progetto di Jean Monnet, nasce con il primo intento di contenere la Germania cercando di legarla a doppio filo a Parigi e al resto d'Europa. Creare un mercato unico affinchè si possa congiungere al mercato Statunitense dando vita all'Alleanza Atlantica.

Oggi la Germania, come un purosangue bizzarro, non si vuole fare imbrigliare e il resto d'Europa ha capito il momento votando contro il mantenimento dello Status Quo (con gli "Euroscettici").

E in Italia ?

L'Italia, in tutta la sua storica miopia, ha pensato di votare per il pratino di casa e ha fatto stravincere il partito dell'Establishment più Europeista e filo Tedesco possibile (vedi Prodi&co). Oggi Roma è geopoliticamente l'unica nazione dell'Europa del Sud allineata con gli interessi Tedeschi. Mentre festeggiate la vittoria di Pirro del Pd guardate cosa è successo a Parigi e Londra, due capitali molto più intelligenti e attente, da un punto di vista geopolitico e strategico, di quanto non sia la  Roma moderna.

A queste elezioni Europee aver votato per il PD equivale, ironicamente per tutti i nostalgici comunisti, ad aver appoggiato Mussolini durante la firma del Patto d'Acciaio con la Germania del 22 maggio del 1939.

L'Italia si trova così, per l'ennesima volta, dalla parte sbagliata della storia. 

Troppo provinciale, troppo stupida, troppo miope e limitata. Ha pensato di essere ancora allo Stadio e di giocare l'ennesimo Derby "Grillo Vs Renzi" e non ha visto che la partita era molto più grande ed importante.

E la cosa più triste è che sui media nazionali non ne parla nessuno.