sabato 20 settembre 2014

Cinema: Werckmeister Harmonies



Review: Werckmeister Harmonies (2000) Bela Tarr.

Qui c'è molto poco da scrivere, basterebbe scrivere che è un capolavoro ed è da vedere, punto e a capo. Bela Tarr è un regista di un'eleganza e una classe fuori dal comune. Il film è composto da 29 sequenze molto lunghe e lente per gli standard a cui Hollywood ci ha abituato. Bela Taar è però talmente bravo che anche uno spettatore non abituato a tempi diversi da quelli "standard" non può fare a meno di notare la gentilezza di ogni immagine.



Il film è tratto dal romanzo Ungherese "The Melancholy of resistance"  di Laszlo Krasnahorkai del 1989. Racconta dell'arrivo del circo in una sperduta e misteriosa città di provincia dell'Ungheria.

Di fatto il libro e il film sono un'allegoria del Comunismo e dell'imposizione burocratica dall'alto sui cittadini (tema molto attuale anche in riferimento all'Unione Europea).

Masterpiece

Voto: 9