martedì 30 settembre 2014

Ecco perchè la strategia Usa contro l'Isis fallirà


Gli Usa hanno iniziato i bombardamenti contro l'Isis, la loro strategia si basa su due punti cardine:

- bombardamenti aerei
- supporto logistico, strategico dei ribelli anti-isis

Questa strategia non funzionerà e questo video ci spiega il perchè:


Molto spesso nel corso della storia si tende a spiegare con "complotti" o altre teorie dei fatti apparentemente inspiegabili. L'Isis oggi offre invece una chiara lettura di come accadano certi avvenimenti. Si tratta di semplici errori umani. Come quello commesso dall'amministrazione Obama e dal suo cerchio più stretto di advisor nell'avere sottostimato la minaccia jihadista  e la situazione Siriana o come quello ancora più grave di avere ordinato il ritiro di tutte le truppe dall'Iraq nel 2011. Ora è il momento di correre ai ripari, ma gli Usa lo stanno facendo, con la visione di lungo periodo giusta, ma nel modo sbagliato.

Il punto del Presidente Obama è molto chiaro ma la sua fermezza nel volere combattare una guerra con una mano dietro la schiena (no a militari a terra) ricorda gli errori di Mcnamara in Vietnam.

Obama vuole appoggiare i ribelli moderati, e in Iraq potrebbe anche riuscirci sempre che gli Sciiti i Curdi e i Ribelli accettino di stare dalla stessa parte, ma in Siria la situazione è molto più caotica e complessa.

L'obbiettivo di Obama è quello di creare una solidità politica nella regione medio orientale che permetta di evitare la creazione di estremismi con ambizioni territoriali come l'Isis.

Si perchè l'Isis è una forma di evoluzione del terrorismo Islamico Jihadista. Da una situazione "precaria" / "nomade"  e terroristica lo Stato Islamico mostra oggi forti ambizioni territoriali e addestramento militare.

Il progetto degli Usa (la creazione di stabilità politica che permetta agli Stati direttamente interessati di difendersi contro questi estremismi) è un programma generazionale che potrà avere speranze di successo solo se immerso in una fascia temporale decennale.

Servono truppe a terra ed un approccio post colonialista (per quanto questa parola possa fare paura) se si vogliono raggiungere dei risultati. L'alternativa è giocare al gatto con il topo come stanno facendo gli Usa ora.

Il problema è che il Topo diventa sempre più grande e forte.


Obama "scarica" i servizi di intelligence dicendo che hanno sottostimato l'Isis quando in realtà tutti sono a conoscenza di come sia stato il suo entourage più stretto a mettere la testa sotto la sabbia.  link cbs


E qui il Senatore Mcain ricorda al portavoce di Obama i gravi errori della loro amministrazione:
"...Signor Carney, sapevamo tutto sull'Isis, anche io sono stato in Siria, e quando tutto il consiglio di sicurezza ha proposto all'unanimità di armare e addestrare i ribelli il Presidente ha detto di no in maniera unilaterale... "