giovedì 4 dicembre 2014

La criminalità in Messico: la nuova mappa della spartizione delle plazas da parte dei Cartelli narcos

L'evoluzione dei cartelli Messicani a cura di Marco Leofrigio.



Uno dei giornali in prima fila nella denuncia dei gravissimi problemi che soffre il Messico, Animal Politico, ha pubblicato lo scorso mese di novembre la carta della dislocazione sul territorio messicano dei Cartelli narcos; la carta è stata fornita dalle autorità governative, in particolare dalla Subprocuraduría de Investigación Especializada en Delincuencia Organizada  (SIEDO).


La carta della SIEDO riproduce la più recente mappatura della spartizione delle plazas da parte dei cartelli narcos, agevolandone l’analisi e la lettura. Nel gergo narcos per plazas si intende il mercato in cui si smerciano le droghe e dunque tutto il territorio controllato da ciascun cartello dei narcotrafficanti. Dei sette cartelli narcos mappati dalle autorità messicane emerge che la spartizione più rilevante del territorio messicano è tra il cartello di Sinaloa, con a  capo Joaquín “El Chapo” Guzmán e quello dei Los Zetas, guidati da Heriberto Lazcano alias “El Lazca”. Il cartello di Sinaloa controlla una fetta di territorio che comprende la costa del Pacifico, è presente negli stati di Chihuahua, Sonora, Sinaloa, Jalisco, Oaxaca, Chiapas e Quintana Roo. I Los Zetas hanno il controllo sulla maggior porzione del Messico, sono presenti su gran parte degli stati che si affacciano sul Golfo del Messico; in particolare le gang Zetas operano negli stati di Tamaulipas,  Durango, Nuevo León, Coahuila, San Luis Potosí, Aguascalientes,  Veracruz, Colima, Oaxaca, Tabasco e Quintana Roo. Sono influenti anche in molte zone del Guatemala.  
Gli osservatori più attenti del tragico fenomeno delle gang criminali narcos ci indicano che negli ultimi tre mesi è in corso una ricompattamento tra i Cartelli narcos. Come citano gli stessi redattori di Animal Politico il centro di analisi di intelligence, con sede in Texas, Stratfor (che ha prodotto una mappa molto simile a quella della SIEDO) nel suo più recente report sul problema dei narcos scrive che:”[…] è in corso un ricompattamento tra i Cartelli narcos. I due grandi Cartelli Los Zetas e Sinaloa si sono spartiti gran parte delle plazas, lasciando oramai solo uno spazio residuale agli altri cinque Cartelli”.
La carta successiva elaborata dai giornalisti di Animal Politico, sui dati di Stratfor, mostra sia le aree di influenza dei rispettivi cartelli sia i flussi delle partite di droga, inoltre le zone colorate di bianco indicano  quelle zone oggetto di dispute tra i cartelli, dispute a volte feroci a volte oggetto di elaborati compromessi (come sta avvenendo negli ultimi tempi) per la spartizione dei mercati per i traffici criminosi. In sintesi sulla base dei dati pubblicati sono tre i gruppi principali di cartelli, dei quali cui uno è classificato come ‘indipendenti’, cioè tutti quei cartelli minori che si muovono, per ora, con loro logiche e modalità ‘autonome’ rispetto i due mega-cartelli Los Zetas e Sinaloa.

Nel dettaglio e per una più agevole lettura, riportiamo i tre raggruppamenti così composti:
1.   Cartello di Sinaloa, del Golfo e di Tijuana (Organización Arellano Félix).
2.   Los Zetas, Cartello del Pacifico Sud, La Resistencia e Cartello di Juárez (Organización Carrillo Fuentes).
3.   gli Indipendenti: La Familia Michoacana, i Cavalieri Templari (Los Caballeros Templarios) e il Cartello di Jalisco Nuova Generazione.

 A cura di Marco Leofrigio.