giovedì 24 marzo 2016

La sfida dell'occidente

Una volta la #Tunisia era colma di potenziali migranti pronti a dirigersi verso l'Italia, alla ricerca di un futuro migliore.
Oggi, dopo la tanto pubblicizzata, presunta, primavera democratica araba, è diventato il primo serbatoio di Jihadisti per lo Stato Islamico di tutto il medio oriente.
Secondo il Soufan security-intelligence Group sono tra i sei e i settemila i Tunisini partiti per la Syria / Iraq e oltre millecinquecento quelli che hanno oltrepassato il confine, di quella nazione a brandelli, che è oggi la Libia.
La metà dei Jihadisti dell'ex regno di Gheddafi sono Tunisini.

La Tunisia, con 11 milioni di abitanti, supera quindi gli altri due principali esportatori di martiri (Arabia e Russia) che però hanno popolazioni infinitamente maggiori.

L'occidente ha sicuramente le sue colpe, se non riesce con tutte le sue ricchezze, ad offrire un sogno per questi giovani.

Ingannati da stupidate colossali come i diritti dei gay o dei transgender non ci rendiamo conto, e il vertice del potere fa tutto il possibile per distrarci, di come il più grande problema del nostro tempo sia la diseguaglianza economica, la diseguaglianza culturale, non quella razziale, sessuale o religiosa.

Non si tratta di condividere la ricchezza o fare l'elemosina, è comprensibile che ci siano persone molto ricche e altre molto povere ma non si può credere che così tanti milioni di persone non avranno mai una possibilità per migliorare la loro condizione.

La sfida dell'occidente contro le barbarie è :

Poter dare a tutti uno straccio di ragione per cui valga la pena vivere, altrimenti non gli resterà che accettare l'unica che oggi gli viene concessa, quella per cui morire.