giovedì 23 marzo 2017

Ti muovi

La tua parte migliore è sempre quella che reciti inconsapevolmente
Piena di armi e tecniche per difenderti
Aspetti di essere assalita e conquistata

Ti muovi

In questa fossa biologica del sociale
Tra un restauro non richiesto
Rottami galleggianti
Carcasse alla deriva
Non in grado di volere

Vittime di una fantasia patologica
Con l'imperdonabile aggravante
Della funzione morale

Escono funghi dal lavandino

Volo come un aquilone
gonfio d'ignoranza
e spinto dal vento della supponenza
Non c'è niente di amabile nel mio librare
Se non la caduta
Parla ti prego
Così patetico
Parla e affondami
Atterrami
Liberami

Dal dilettantismo della violenza
E la tirannia della plebe.