sabato 3 giugno 2017

Aeroporto di Bologna

Sono seduto sulle panchine di plastica blu, tra gli odori e gli schiamazzi dei viaggiatori, affiancato da un mangiatore di patatine di colore, che a regolari intervalli di pochi secondi affonda la grassa mano nel sacchettone appoggiato al suo fianco.
Ne estrae manciate sempre più grandi che in parte sbriciola mentre avviccina alla bocca e in parte sbriciola durante l'incessante ruminare.
Se avessero vita bisognerebbe provare compassione per quella orrenda fine.
Intanto cerco di leggere Tommaso d'Aquino e i sette punti nei quali vuole confutare, nel suo Summa Contra Gentilis, il fatto che Dio conosca o meno il dettaglio di ogni singolo evento o solamente le generiche leggi universali.
Non riesco a non pensare a come Dio, volontà, verità che tutto può, possa aver voluto se stesso.
Se anche per Lui fosse stato inevitabile volersi, una inevitabile volontà, allora non saremmo poi così dissimili, entrambi prigionieri di noi stessi.
Una giovane coppia si prepara a qualche giorno di vacanza, scopriranno come con tanto tempo libero sia un'arte anche il saper non litigare.
Vado a pisciare.