domenica 21 aprile 2013

i grandi dischi del rock: "let it be" Replacements


Quarto album della rock band statunitense Replacements. Dalla fredda Minneapolis questo gruppo ha contaminato il futuro del pop-rock anni '80. Mentre il mondo iniziava ad illudersi nell'idea di una ricchezza infinita, i Replacements e la voce ruggente di Paul Westerberg, trovavano l'anello di congiunzione tra il punk e il rock-grunge che si sarebbe suonato dieci anni dopo. Esordiscono nel 1981 con l'album "Sorry 'Ma", con i due dischi successivi "Stink" e "Hootenanny" continuano la loro ricerca di equilibrio che trovano con "let it be" (1984). La personalità del cantante/chitarrista trova sempre più coraggio e le sue doti compositive iniziano a prendere il sopravvento. Westerberg resta probabilmente la voce più rappresentativa della generazione di artisti anni '80. Quando le radio sembrano suonare solo gli U2 e i Police, il suo canto imperfetto, il suo lamento, epico e patetico rappresenta e descrive in pieno quello che succederà. Brani come "unsatisfied" ci ricordano come la musica di plastica che stiamo ascoltando si scioglierà tutta e resteremo solo con una manciata di vecchi ricordi tra le mani.




"guardami negli occhi e dimmi che sono soddisfatto, hey, e tu sei soddisfatta ? ..  Tutto passa, tutto passa comunque sempre, tutto quello che sogni è di fronte a te, ed è tutto una bugia, la libertà è una bugia... nonostante tutto, sono ancora insoddisfatto"

I replacements sono "miti" che capiscono la finzione che si nasconde dietro ogni "mito" e ancora di più lo capiscono negli anni '80, quando era facile sbagliarsi e cadere nelle luci scintillanti del synth pop e del successo ad ogni costo.

Canzoni come "Answering Machine" non lasciano dubbi, Paul Westerberg canta e suona con il suo tempo, pieno di stonature ed imperfezioni, ma la sua anima è lì, a nudo, e non è possibile fare finta di niente.

"Cerco di mettere un pò di vita in una lettera, sto perdendo la speranza, non torneremo mai più insieme, il mio coraggio è al massimo, sai cosa intendo, ma come faccio a chiedere "come stai" ad una segreteria telefonica ? ... come si fa a dire "mi manchi" ad una segreteria telefonica ? ..."




Tra i tanti "allievi" dei Replacements, sempre da Minneapolis, faranno degli ottimi dischi i "Soul Asylum".

il nome "Let It Be" venne scelto per prendere in giro il loro manager Peter Jesperson, superfan dei Beatles (la prima grande boyband iper-sopravvalutata della storia del rock) e perchè i Replacements non temevano il rischio che si corre nel dissacrare qualcosa che sacro non è come, "let it be" dei Beatles.

"...our way of saying that nothin' is sacred, the Beatles were just a fine r'n'r band..." 


Track listing

Side A
No.TitleWriter(s)Length
1."I Will Dare"  Paul Westerberg3:18
2."Favorite Thing"  Westerberg, Tommy Stinson, Bob Stinson, Chris Mars2:19
3."We're Comin' Out"  Westerberg, Stinson, Stinson, Mars2:21
4."Tommy Gets His Tonsils Out"  Westerberg, Stinson, Stinson, Mars1:53
5."Androgynous"  Westerberg3:11
6."Black Diamond" (originally performed by Kiss)Paul Stanley2:40
Side B
No.TitleWriter(s)Length
1."Unsatisfied"  Westerberg4:01
2."Seen Your Video"  Westerberg3:08
3."Gary's Got a Boner"  Westerberg, Stinson, Stinson, Mars2:28
4."Sixteen Blue"  Westerberg4:24
5."Answering Machine"  Westerberg3:40
The Replacements
  • Chris Mars – drums, vocals
  • Bob Stinson – lead guitar
  • Tommy Stinson – bass guitar
  • Paul Westerberg – lead vocals, rhythm guitar, piano, mandolin on "I Will Dare", lapsteel on "Unsatisfied"
Additional musicians
  • Peter Buck – guitar solo on "I Will Dare"


LET IT BE (full album)