sabato 11 maggio 2013

L'odio scorre sui social network ?


Twitter è uno strumento atipico al giorno d'oggi. Infatti unisce due qualità che non siamo abituati a vedere mai insieme... è potente e democratico.

I personaggi pubblici e i vippetti sono allarmati da tanta democrazia, il fatto che il signor "nessuno" e la celebrità abbiano lo stesso spazio e lo stesso numero di caratteri senza censura li preoccupa un pò.

I politici in particolare si dicono "stupiti" di tanta "violenza virtuale" (non li passa neanche per l'anticamera del cervello che mandare in rovina 60 milioni di persone possa portare a qualche insulto via twitter...)




E così alcuni personaggi pubblici decidono di lasciare il confronto e tornare a rifugiarsi dagli amici, yes men, nei comodi salotti spolverati dai loro agenti. Probabilmente non hanno capito che la reputazione e l'immagine in rete si costruiscono da zero giorno per giorno, la rendita per quanto fatto fuori dura poco.

Ovviamente questo problema è molto più presente negli Stati Uniti dove una delle soluzioni sembra essere quella dell'ironia. Il Jimmi Kemmel show ha aperto da qualche settimana una simpatica rubrica nella quale le celebrities leggono i tweet più cattivi che hanno ricevuto, dimostrando come con un pò di autoironia si possa eludere l'insulto. (p.s. per i politici non vale).



Una piccola nota è però doverosa nei confronti degli insultatori di professione, se usate profili anonimi il gioco non vale, dovete metterci la faccia o è meglio tacere.