venerdì 13 dicembre 2013

Il movimento dei "forconi"



Leggiamo come l'intelligence Usa analizza i recenti sviluppi sul movimento dei forconi.

A livello Geopolitico quando si parla di Italia esistono due punti fondamentali per la storia di questo paese.

1) L'area d'influenza geografica Italiana punta verso il SUD (mediterraneo occidentale) e non il NORD, guardare a BERLINO è sempre stato un GRAVISSIMO ERRORE (che però ogni 50 anni torniamo regolarmente a compiere).

2) Fare molta attenzione a tutti i movimenti che partono dalla SICILIA, chi controlla l'isola, controlla il PAESE.


Dal 9 dicembre il movimento dei forconi ha iniziato ad attraversare l'Italia, fermando autostrade, ferrovie e protestando di fronte ai palazzi istituzionali. Le proteste sono relativamente piccole, si parla di poche migliaia di persone per città, ma sono estese, e partono dal povero sud fino al ricco nord. Il movimento dei forconi ha iniziato ad ottenere notorietà in Sicilia nel gennaio 2012 quando un gruppo di agricoltori e camionisti ha bloccato le autostrade dell'isola per 9 giorni protestando contro l'aumento della benzina e dei fertilizzanti, una conseguenza delle misure d'austerità istituite dall'allora primo ministro Mario Monti.

Originariamente il movimento dei forconi aveva una forte componente Siciliana, criticando il governo di Roma e cercando maggiore autonomia per l'isola. Nell'ultimo anno e mezzo il movimento si è esteso anche oltre la Sicilia. I forconi sono parte di una tendenza Europea. Con la disoccupazione in crescita le istituzioni e i sindacati si sono dimostrati incapaci di rappresentare il discontento sociale. Quindi, gruppi che rappresentavano specifici settori stanno ricevendo supporto anche da altre parti della popolazione. In parecchi paesi Europei come Francia e Germania, questi gruppi ottengono aiuti dai giovani,lavoratori,pensionati e disoccupati. Movimenti come quello dei "forconi" diventeranno sempre più comuni in una Italia la cui crisi economica sembra ben lontana dalla fine. La loro maggiore sfida sarà trovare la coerenza necessaria per produrre un impatto duraturo.

leggi anche: Considerazioni sulla geopolitica d'Italia





Testo originale via stratfor


Since Dec. 9, the Pitchforks Movement has been staging rallies across Italy, blocking highways and rail and subway stations and protesting in front of public buildings. The protests are relatively small, comprising a few thousand people in each city, but they are widespread, stretching from Italy's poor south to its wealthy north. The Pitchforks Movement first gained notoriety in Sicily in January 2012 when a group of agricultural producers and trucking companies blocked highways on the island for nine days to protest rising fuel and fertilizer prices, a result of austerity measures instituted by the government of Prime Minister Mario Monti.
Originally, the Pitchforks Movement had a heavy Sicilian element; it criticized the central government in Rome and sought greater autonomy for the island. Over the past year and a half and for various reasons, the movement has expanded beyond Sicily. The Pitchforks Movement is part of a growing trend in Europe. As the unemployment crisis lingers, the traditional representative institutions -- political parties and trade unions -- are proving incapable of channeling social unrest. In turn, groups that originally represented specific sectors are increasingly receiving support from other parts of the population. In several European countries, such as France and Spain, these groups are gaining popular support and participation from already disgruntled youths, workers, retirees and the unemployed. The emergence of groups like the Pitchforks Movement will likely become more common, since the economic crisis in Italy is unlikely to go away anytime soon. Their biggest challenge is becoming coherent enough to produce a lasting impact