venerdì 3 gennaio 2014

I grandi produttori della musica rock: Brian Eno

Brian Eno 


Artista a tutto tondo e parlarne solo in "veste" di produttore è sicuramente limitato.

Ex tastierista dei Roxy Music, Eno è il principale esponente della musica d'avanguardia inglese degli anni '70. La sua importanza (come accade per i "veri" artisti) cresce con il tempo. Sue sono alcune delle più importanti rivoluzioni nel modo di concepire e strutturare la canzone rock. Ha inventato la "musica ambientale" e soprattutto nell'era della registrazione analogica ha avuto intuizioni che resteranno con noi per ancora molto tempo. E' il creatore del "musicista non musicista" un perfetto arrangiatore di suoni e atmosfere che immerge all'interno delle canzoni.




Scrive nel 1968 questo manifesto (Music for non musicians) nel quale divide il processo creativo in 3 parti: 1)concepimento del brano 2)esecuzione da parte dei musicisti 3)manipolazione finale da parte dell'autore (musicalmente incompetente ma dotato di genio creativo)

In questa terza parte Eno è un maestro. Uno sviluppatore tecnologico che programma apparecchiature sofisticate come i sintetizzatori ed equalizzatori e che unisce un'incredibile cultura di citazioni rock (vedi Kraut Rock, Can, Faust, Tangerine dream ecc) post-moderne (una specie di Quentin Tarantino musicale).

Tra le sue principali produzioni possiamo citare il suono degli U2 (dei quali ha prodotto 7 dischi e tutti i migliori) e dove lui ha creato la sensazione di apertura spaziale ben presente in dischi come The Joshua Tree o The Unforgattable fire, dove le chitarre di the Edge e la voce di bono sembrano "sconfinare".

Un'altra importantissima parte della sua opera produttiva riguarda i Talking Heads e la trilogia Berlinese di Bowie con la quale Eno re-inventa un David Bowie annoiato dai suoi alter-ego (e produttori..)precedenti.

Stranamente la sua "genialità" sembra però esaurirsi a metà degli anni '90. La rivoluzione digitale non sembra averlo conquistato del tutto o semplicemente la sua attenzione si è spostata altrove.

Alcuni dei suoi ultimi lavori sono collaborazioni con i Coldplay (disperatamente alla ricerca di una identità che giustifichi il marketing che li circonda). Produrrà per loro Viva la vida (il loro maggiore successo commerciale) e per il resto li abbandonerà alle loro suonerie per cellulari.

Tra i suoi dischi solisti i migliori sono probabilmente:
Taking Tiger Mountain by Strategy
Before and After Science
Music for Airports

Tra le sue produzioni migliori a me piace molto come ha fatto suonare gli U2 e in particolare un brano del 1987.
Un crescendo di potenza apocalittica e decadente, perfetta per questo gruppo.

Exit


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