mercoledì 26 marzo 2014

Lontano dagli sguardi

Michelangelo: Crocifissione per Vittoria Colonna (1545)

All’interno del pensiero mi ritrovo a correre verso l’uscita. Le domande senza risposta iniziano a pesare. L'immaginazione e la capacità di astrazione ti hanno portato fino a qui. 


Ma è veramente il caso di sprecare la vita vivendo un'illusione. Siete liberi, liberi con l’unico obbligo di mostrarvi come le immagini che vi vengono mostrate. Salvare l’apparenza in un’epoca di falsità sociale assoluta è ancora più facile attraverso la tecnologia. Gli amici virtuali possono gratificare con un click senza disturbare troppo il vostro spazio con invasioni non gradite e non tollerate.

Un percorso lastricato di cose non dette, le uniche che contano. Le regole implicite, gli sguardi e i gesti che contano più delle parole. Anche la fantasia non riesce a parlare, corre troppo veloce, ma se potesse farlo nel suo tempo reale, chissà cosa direbbe.

Forse allora, adesso posso anche alzarmi dalla sedia e riprendere la mia vita allontanandomi da qui. Il nostro edonismo ci distrugge. Il bisogno di sapere che ci sei non perché mi importi qualcosa di te. Ma solo perché voglio essere desiderato. Ogni racconto o spiegazione che fai della tua vita è solo un accumulo di bugie. Ogni auto-giustificazione o auto-indulgenza è patetica. Prima o poi farai i conti con il fatto che la tua vita non l’hai nemmeno capita. 

(Michele Rovatti)


Morton Feldman (Last Pieces 1959)