lunedì 31 marzo 2014

Perchè parlare di Meritocrazia in Italia è ridicolo ?

Si sente spesso parlare della necessità di "Meritocrazia" in Italia.

(La meritocrazia è una forma di governo dove le cariche amministrative, le cariche pubbliche, e qualsiasi ruolo che richieda responsabilità nei confronti degli altri, è affidata secondo criteri di merito, e non di appartenenza lobbistica, familiare (nepotismo e in senso allargato clientelismo) o di casta economica (oligarchia)

In realtà la Meritocrazia in Italia non potrà mai esistere perchè:

- La meritocrazia necessita l'accettazione di un valore superiore all'individuo (es. Lo Stato)

L'Italia è politicamente ferma alla fine del rinascimento, non ha mai digerito ed assimilato il concetto di "Patria", (il ventennio Fascista ha provato a crearlo ma la sua rovinosa fine e breve durata ne hanno creato una forma di rigetto) ed ora, con l'Unione Europea che tenta di smantellare la sovranità di una nazione mai esistita, il ritorno ai secoli passati è ancora più forte.

Leggiamo come Bertrand Russell descrive la politica Italiana di fine rinascimento e come questa coincida perfettamente con la situazione attuale e le intricate dinamiche di palazzo Italiche.

".. Il gioco delle forze politiche in Italia era estremamente complesso. I principi minori, per lo più tiranni autoelettosi, si alleavano ora con l'uno ora con l'altro degli Stati più grandi e se facevano questo gioco poco abilmente venivano sterminati. Le guerre erano continue, ma fino alla venuta dei Francesi nel 1494, furono quasi incruente. I soldati erano mercenari desiderosi solo di ridurre al massimo i rischi personali. Queste guerre, tipicamente Italiane, non ostacolarono molto i commerci nè impedirono al paese di accrescere la sua ricchezza. Molta politica ma nessun saggio governo..."

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