lunedì 15 dicembre 2014

L'insoddisfazione è il motore dell'economia




  • Il nostro sistema economico e di consumi produce un non prodotto per eccellenza che è alla base di tutti gli altri. Questa merce si chiama "insoddisfazione".
  • L'insoddisfazione è una costante del sistema. 
  • Per ogni individuo, indipendentemente dallo stato sociale ed economico, esiste un grado di insoddisfazione e di incapacità di appagamento delle proprie esigenze.
  • E' l'insoddisfazione che spinge e muove i consumi, il prodotto non prodotto nascosto dietro ogni articolo, il lato oscuro della luna.
  • Il successo di ogni immagine commerciale risiede nella sua capacità di creare insoddisfazione nell'osservatore/recipiente. L'insoddisfazione per ciò che non può o potrà essere o avere.
  • L'insoddisfazione nasce nel momento in cui entra in gioco la comparazione e l'immedesimazione con le immagini che assimiliamo.
  • Si può pensare che anche a livello ideologico/politico il grado di insoddisfazione conseguente alle costanti menzogne che subiamo sia una spinta evolutiva.
  • Per esempio, appellare un uomo  "Presidente del mondo libero" (espressione spesso utilizzata per il Presidente degli Stati Uniti) ha un grado di insoddisfazione e menzogna tanto elevato quanto può averne un riuscito payoff commerciale come "Nothing is impossible" o "No Limits".
  • Basti pensare alla fama dei discorsi di Kennedy e a come la "mente di Kennedy" Ted Sorensen, venne incaricato di scrivere anche il discorso per Johnson al funerale di Kennedy stesso.
  • La politica più riuscita oggi è quindi quella che risponde con immagini alle logiche commerciali della creazione di insoddisfazione. Il fascino esercitato dal "Presidente del mondo libero" non è relativo al suo valore ma a quello di un uomo con poteri quasi divini e possibilità illimitate (per es. il possesso dei codici di lancio nucleari).
  • Maggiore è l'idealizzazione del suo potere maggiore l'insoddisfazione negli altri individui.
  • Ogni individuo cerca di eliminare l'insoddisfazione in due modi, attraverso il consumo e  trasformandosi egli stesso in un creatore di insoddisfazione comunicando e mostrando nei modi più diversi i suoi consumi. Alimentando così, il circolo vizioso senza soluzione di continuità.
  • L'ultima grande proprietà dell'insoddisfazione è quella legata alla sua negazione. Proprio perchè una costante assoluta di ogni individuo va tenuta nascosta in quanto rappresentante negativa di tuttto ciò che potrebbe portarci a raggiungere la sua eliminazione.

Gli Artisti però possono esternarla senza problemi... Qui sotto una bellissima canzone di un grande gruppo Rock, intitolata proprio "Insoddisfatto":