lunedì 23 marzo 2015

Un nano in treno


Oggi in un treno regionale da Bologna a Modena, mentre tornavo da Milano, ho assistito a una scena bizzarra e crudele allo stesso tempo.
Appena entrato mi sono subito fermato nella passerella intercomunicante.
Il viaggio è breve e per pigrizia non sono andato a cercare un posto.
Poco dopo la partenza sento borbottare e poi vedo un nano uscire da una delle carrozze con due valigie più grandi di lui.
Sembra un po' sconfortato e gli chiedo cosa sia successo. 
Mi dice che la signora seduta al suo fianco lo ha redarguito di occupare troppo posto e che avrebbe dovuto comperare due biglietti per restare seduto lì.
Mmmhhhh rifletto un attimo e poi capisco che il nano può tenere le valigie solo vicino a se e non riesce a riporle nell'apposito vano sopra i sedili. Mi offro di farlo io ma mi dice di lasciare stare che tanto il viaggio è breve anche per lui.
Dal modo in cui mi parla capisco quante volte si sia trovato in situazioni analoghe.
La carrozza dalla quale veniva era piena di telefonini accesi (opss passeggeri) e nessuno si è offerto di dargli una mano.
Eserciti di acefali che scrivono tutto il giorno di amore incondizionato verso cani, gatti e animali vari su facebook alla ricerca di facili consensi e poi nessuno aiuta un nano.
Un nano va sempre aiutato.