lunedì 25 luglio 2016

L'Islam e l'Occidente

La travagliata relazione tra Islam e occidente non sembra destinata ad una futura coesistenza pacifica.

Alcuni errori commessi dall'UE/Occidente:

- Avere omesso dalla costituzione le radici Giudico-Cristiane, ora il continente è de facto "Senza Dio"

- La lentezza e la disunione nell'affrontare i problemi sociali causati dalla grande depressione del 2008, troppa attenzione alle "banche" e non alla incredibile falciata di disoccupazione per milioni di giovani.

- Il calo demografico

- Aver creduto di poter integrare e occidentalizzare attraverso la modernità i Musulmani.

- Dare troppo risalto e notorietà ai martiri del terrore, il Dio occidentale è costituito dalla fama e il denaro, tutta quella visibilità mediatica consegna a questi poveracci il potere di entrare in una "storia" dove non dovrebbero che stare ai margini.

- Andare a seminare guerra e morte in medio oriente per interessi economici mascherati da "Esportazioni Democratiche" quando anche l'ultimo degli imbecilli dovrebbe ormai avere presente come gli Usa sostengano anche monarchie assolute medievali come quella Saudita, dove hanno comodità a farlo.

- Credere che esista un "Islam Moderato" e uno "Radicale"

Barry Buzan già nel 1991 (con la caduta del Muro e del Comunismo) identificava un nuovo conflitto tra Occidente e Islam che avrebbe avuto come principale campo di battaglia l'Europa.

Questo scontro è parzialmente dovuto a :

- Una visione secolare contrapposta a valori religiosi
- Storica rivalità tra Cristianesimo e Islamismo
- Gelosia del potere occidentale
- Risentimenti della dominazione coloniale e della struttura politica creata dall'Occidente in Medio Oriente
- L'amarezza e l'invidia nel paragonare i successi Occidentali rispetto a quelli Islamici degli ultimi due secoli

Un altro interessante aspetto di questa presente/futura guerra sociale tra Occidente e Islam in Europa potrebbe essere quello di servire da collante necessario in un momento cruciale per l'Unione Europea.
La nostra comunità potrebbe non solo appoggiare una sociale guerra fredda con l'Islam ma anche adottare politiche che la incoraggino.

Una "Quasi Guerra" assimmetrica in cui i militanti Islamici sfruttano l'apertura della società occidentale per attacchi terroristici a facili "soft target" e l'Occidente sfrutta, attraverso la sua superiorità tecnologico militare, i cieli aperti e non protetti dell'Islam per bombardare obbiettivi selezionati con bombe intelligenti.

Sicuramente il rapporto tra UE/Occidente e Islam non finirà in una coesistenza amorevole e pacifica ma è giusto notare che quando un sensibile irrigidimento delle posizioni avverrà, questo non sarà altro che un errore.

L'esempio dell'uomo "giusto" o della linea "giusta" che ripulisce dal male il mondo con estrema fermezza è sempre un grosso sbaglio necessario a correggere tanti piccoli errori commessi in precedenza.

Nel nostro caso, anni di laissez-faire, demagogia, eccessivo perbuonismo, cattocomunismo serpeggiante, mancanza di lungimiranza, ci facevano parlare solo fino a poco tempo fa, di costruzioni di grandi Moschee e innumerevoli possibilità d'integrazione.

Mentre oggi, in questa Europa, già a qualcuno non dispiacerebbe lasciare trattare la questione Islamica ai Serbi e ai Croati, loro si che hanno dimostrato, nel passato prima ma anche recentemente in Bosnia con i Bosgnacchi poi, come si fa...

martedì 19 luglio 2016

Riassunto degli ultimi 8 anni di Politica Estera Usa

Riassunto degli ultimi 8 anni di Politica Estera Usa.

L'esercito Usa è oggi strutturato per combattere, boots on the ground, due guerre contemporaneamente, una full scale e una di contenimento (nello specifico l'esempio è Iraq - Afghanistan)

La lotta al terrorismo è organizzata attraverso l'ampliamento di reparti speciali guidati dalla Jsoc con la possibilità di operare in qualsiasi territorio globale attraverso l'utilizzo di droni e infliltrazioni (vedi Yemen, Indonesia, Somalia ecc ecc).

La guida estera di Obama è stata, come spesso accade ai democratici, nel nome di un'apparente riduzione d'interferenza ed ingerenza - If they want us, they'll call us -.

In realtà quello che è accaduto, nelle migliori intenzioni, è stata una disastrosa ritirata dall'Iraq e una parzialmente disastrosa ritirata dall'Afghanistan.

Questi disimpegni hanno aperto la strada all'Isis in Iraq.

In Siria l'ostilità con il regime di Bashar Al Assad nasce nel momento in cui questi si oppone al passaggio di un gasdotto che dal Qatar rifornirebbe direttamente l'Europa tagliando fuori Mosca.

Questo tentativo di riduzione d'influenza Russa sul Mediterraneo Orientale ed Europa apre la strada all'Isis in Siria.

Nell'Europa Est Continentale dopo 12 anni di fomentazioni di piazza (2004 Rivoluzione Arancione) l'occidente riesce ad aprire una spaccatura in un paese (Ucraina) di confine tra due civilizzazioni (Occidentale - Ortodossa) cercando di sottrarre Kiev, storicamente capitale della popolazione Rus' di Kiev e Chiesa Ortodossa, all'influenza di Mosca.

Nel Pacifico, Mar Cinese Meridionale, oggi il centro geopolitico del mondo, gli Usa inaspriscono il confronto con la Cina attraverso le Filippine utilizzando istituzioni pupazzo non riconosciute da Beijing.

In seguito all'abbattimento di un Jet Russo da parte della Turchia, Mosca inizia una rappresaglia che mette in grave difficoltà il nuovo sultanato.

Il prezzo da pagare che Mosca chiede per ritornare a rapporti di buon vicinato ?

Un allontamento dagli Usa da parte di Ankara.

Bilancio:

- Aumento delle tensioni in Medio Oriente, Europa Continentale, Oceano Pacifico.
- Possibile perdita di uno strategico ed importante alleato come la Turchia.

Tutto questo è stato ovviamente possibile anche in quanto gli USA non hanno alcun bilanciamento di potere da parte di una EUROPA fantoccio assolutamente inesistente.

E Voi avete paura di TRUMP ? ...






domenica 17 luglio 2016

Ma cosa fa la Turchia ?

La Turchia gioca col fuoco, Allah non li sta consigliando tanto bene...

Prima abbattono un aereo Russo, adesso "ordinano" agli Americani di estradare un loro presunto oppositore... presunto organizzatore di una messa in scena da secolo scorso.

Quando una nazione con quel passato e con la grande eredità di Kemal inizia a fare queste minchiate vuol dire solo che la religione (l'irrazionalita') ha iniziato a prendere il sopravvento sul buon senso.

Spero che il loro Dio li aiuti e li guidi (anche se non andrà così).

Ricordo che la Turchia è un paese geopolitacamente importantissimo ed è nella storia, l'unico esempio di passaggio tra civiltà.

Il grande Ataturk non ha solo modernizzato la Turchia ma l'ha anche occidentalizzata e secolarizzata riponendo nelle mani del potente esercito Turco il ruolo di custode di questo passaggio.

Auguri.

#Turchia

sabato 9 luglio 2016

L'omicidio di Minneapolis

L'omicidio di Minneapolis e il video della fidanzata della vittima, rappresentano l'ennesimo spartiacque e riprova del declino del modello Americano.

Uno stage teatrale nel quale all'accendersi delle luci i sogni prendono vita e nel quale, al calare del sipario, il tugurio e le nefandezze si mescolano con gli scarti di desiderio ancora e per sempre insoddisfatti.

Lo stato di shock del poliziotto e la relativa calma della testimone sono l'immagine del paradosso psicologico che investe il carnefice e la vittima.

Una società che cerca d'imporre la teoria transgender, e non riesce a non inciampare nel razzismo più scontato.

Il negro.

Non diverso per religione, per pulsioni e libidini o per qualche altra sfumatura caratteriale, sentimentale o culturale, diverso banalmente e immediatamente per il solo colore della sua pelle esterna.

Il negro.

Lo schiavo.

L'animale.

L'altro.

Il diverso.

Annegato tra i bagliori di una modernità fondata sulla violenza.

La violenza come volontà e la violenza come potenza, la violenza come competitività, la violenza come successo, la violenza come amore.

La violenza come unico mezzo per l'affermazione dell'individuo.

Spara al diverso.