lunedì 16 settembre 2013

Il Bluff di Putin



E così nel "caso" Siriano il vero vincitore diplomatico (per ora) è Vladimir Putin e la sua Russia. Mosca non è più una potenza globale ma è ugualmente riuscita a dettare le sue regole agli Usa e Israele.

Ha proposto con successo di mediare,andare a prendere le armi chimiche e restare fuori dal conflitto.

Tutti sono capaci di proporre negoziazioni e mediazioni, solo alcuni sono però in grado di attuare concretamente queste azioni e di reagire se le cose sfuggono di mano.

La Russia non è in grado di portare a compimento quanto propone e restano forti dubbi su come possa farlo Washington.

Qui inizia il grande Bluff diplomatico. Non esistono precedenti nella storia militare di operazioni del genere. Portare degli ispettori in una zona di guerra perchè possano accertare e mettere in sicurezza almeno 1000 metri cubi di armi chimiche sparse in 50 siti diversi richiede un lavoro logistico più facile a dirsi che a farsi.


  • Come mandare all'interno di attive zone di guerra gli Ispettori ?
  • E' possibile e necessario negoziare un cessate il fuoco preventivo ?
  • Una volta dentro come proteggerli ?
  • Che tipo di forze mettere sul campo per proteggere e assicurare le armi chimiche ? Come controllare che i siti conosciuti rappresentino realmente tutto lo stock disponibile ?


E poi un "leggero" controsenso, questo ipotetico gruppo di forze e ispettori andrebbe a "lavorare" negli interessi del regime di Assad e quindi dovrebbe essere protetto dai ribelli, ai quali gli Usa forniscono armi.

In sostanza, Putin potrebbe aver tirato gli Usa (l'Europa al solito non esiste) dentro un bel guaio.

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