sabato 4 gennaio 2014

Letta e i tecnocrati sono in campagna elettorale

La Tecnocrazia Europea


In vista delle prossime elezioni europee Letta e i suoi amici banchieri tecnocrati sono già entrati in campagna elettorale.

Sono di ieri i proclami trionfali di uno spread sotto i 200 punti "Adesso l'Italia può riapartire" dicono... (gli amici banchieri provano ad "aiutarli" come fecero nel 2011 quando ci regalarono Mario Mortimer).

L'Europa non è un progetto per la costruzione di una struttura politica sovranazionale, l'Europa è un progetto per la creazione di un mercato unico nel quale le cessioni di sovranità dovranno essere girate al mercato. Come scrive Delors nell'introduzione di uno dei White Paper (i documenti guida per la distruzione delle nazioni e creazione del mercato unico)




"Unificare un mercato di 320 milioni di consumatori presuppone che gli stati membri accettino l'abolizione di ogni tipo di barriera, l'armonizzazione delle regole, l'unificazione della legislazione e delle strutture impositive, il rafforzamento della cooperazione monetaria...al fine di assicurare che il mercato diventi così flessibile da consentire il flusso delle risorse, umane, materiali e finanziarie nelle aree di maggior vantaggio economico"

Questa è la politica dello spread, ma i fantocci non sanno neanche mentire bene.

La realtà odierna è (soprattutto per l'Italia) l'ennesima contrazione di credito alle imprese e privati. Houston abbiamo un problema, i soldi che Draghi regala al sistema bancario non arrivano all'economia e nonostante i proclami, anche la Bce non sembra in grado di risolvere il problema. O meglio ....

Lo risolverà gettando altri soldi gratis alle banche fino a quando, queste a pancia piena, inizieranno ad aprire i cancelli, ma a quel punto sarà inflazione e i prezzi di praticamente tutto (dopo questi anni di stagnazione) saliranno. Così i cittadini che hanno dovuto rompere il salvadanaio per gli anni di vacche magre si troveranno senza soldi a dover acquistare a credito prodotti inflazionati.

Il che significa ancora più debiti e povertà.

In questo grafico in blu il crollo continuo dei prestiti al settore privato nell'eurozona... (il grafico che tiene svegli Draghi &co alla notte).


E qui sotto il trionfo di Letta, nel quale si vede che l'Italia è di gran lunga il peggiore paese dove chiedere un prestito...

La stecca bianca rappresenta il crollo dei prestiti in Italia

Qui sotto allego anche il White Paper (Completing Internal Market del 1985) per chi volesse approfondire la "Grande Democrazia Europea"...