giovedì 9 maggio 2013

Eurodivisioni

Le divisioni politiche ed economiche aumentano, in quella che oggi è un'Europa spezzata tra Nord-Sud. Al nord aumenta il consenso dei partiti tendenzialmente più' conservatori e nazionalisti, al sud quello di una sinistra che sulla carta dovrebbe difendere i lavoratori ma che in realtà non è in grado di farlo. I paesi con la maggiore disoccupazione (Grecia, Spagna, Portogallo) si contrappongono a quelli con la minore disoccupazione (Lussemburgo, Germania e Austria).





La crisi ha già cambiato volto, da una crisi finanziaria ora è diventata una crisi sociale il cui punto principale risiede proprio nella disoccupazione. In soli 6 anni la disoccupazione Greca è passata dall'8% al 27% (Idem quella Portoghese) per non parlare dell'aumento del debito con la cura Europea. Oggi i buoni del tesoro Greci a 10 anni pagano (in realtà non lo pagheranno mai) il 331% d'interesse (fate vobis su quanto può essere ridicolo questo numero).


Un'altra causa di questa divisione sociale è frutto dell'aumento del flusso migratorio che dal sud Europa si sposta verso il nord. I principali ricettori di queste ondate (legali e illegali) sono l'Inghilterra, la Germania e la Francia. Berlino ha appena annunciato che oltre 1 milione di stranieri sono arrivati nel 2012. Nel breve termine questa migrazione potrà aiutare i giovani che vivono nella periferia Europea a trovare lavoro, ma nel medio-lungo termine, questo drenaggio di cervelli e forze, metterà ancora più in ginocchio i paesi abbandonati, i quali resteranno con una popolazione sempre più anziana, bisognosa, ed inadatta ad affrontare le difficoltà. Nei paesi del nord invece queste migrazioni saranno benzina e carburante per i movimenti nazionalisti dalle politiche conservatrici. L'inghilterra si è già mossa con l'annuncio dell'Immigration Bill, volto a limitare l'accesso al sistema sanitario nazionale da parte degli stranieri. Il governo Inglese sta anche cercando di limitare l'arrivo di immigrati dalla Bulgaria e Romania, che secondo gli accordi Europei potrebbero lavorare legalmente in Inghilterra a partire dal 2014.

Le migrazioni dal sud verso il nord Europa non sono certo una novità. Il punto è che oggi la crisi finanziaria, trasformatasi in crisi sociale, inizia a colpire anche i paesi del nord.

Due sono i principi fondamentali dell'Europa a 27, il libero movimento di capitali e merci (saltato con il blocco imposto a Cipro) e il libero movimento di persone e lavoratori...

Disoccupazione + Immigrazione = ...