lunedì 13 maggio 2013

Lars Seiser ci spiega come stanno le cose in Europa.




Sentiamo il Ceo di Saxo bank spiegare agli investitori professionisti come stanno le cose in Europa...







...passiamo ora alla situazione nell'Eurozona. Francamente è un casino completo. Ed è un casino che peggiora ogni giorno. Le cose vanno bene solo a Bruxelles. Lì sentiamo un'infinita litania di promesse e di ripresa economica in sei mesi di tempo, sempre ogni sei mesi sentiamo che l'euro è salvo e che se solo cedessimo più responsabilità ai "Maestri" a Bruxelles tutto andrebbe a posto.

Niente potrebbe essere più lontano dalla realtà. Abbiamo appena assistito al quinto euro-salvataggio, la Slovenia e Malta sono in fila per i prossimi.Quando, non se, la troika arriverà in questi due paesi creerà un'assurda situazione in cui la metà dei paesi nell'eurozona sono falliti da quando hanno adottato l'euro.L'euro che hanno adottato con tanta speranza per il futuro.

Questi sono piccoli paesi, e come tali possono essere trattati, guardate quanto successo a Cipro. Io suggerirei a Malta e Slovenia di tenere duro almeno fino a dopo le elezioni tedesche. Dopo Cipro abbiamo visto cosa succede a mettersi sulla strada di un candidato tedesco in cerca di ri-elezione.

Cosa sta andando così male nell'eurozona ? adesso lo sappiamo tutti. L'euro è una costruzione politica, non ha alcun fondamento fiscale o economico. A meno che non vengano creati è destinato a fallire. Il capitale politico investito nell'euro è a dir poco gigante, per questo lo terranno in vita fino a quando sarà umanamente possibile. Ogni attrezzo nella scatola, e intendo OGNI attrezzo verrà provato, prima che i non eletti, irresponsabili politici di Bruxelles capitolino davanti alla realtà. Ma l'euro è un progetto finito, non abbiate dubbi al riguardo.



A dire il vero, molte persone lo sapevano già quando nacque. Il capo economista della Saxo Steen Jakobse, che ha collaborato con la commissione Delors negli anni '90, mi ha spesso parlato dei pericoli che correvamo. Ma la pressione politica era tale, e il momento sembrava giusto, che molti hanno pensato che la casa si potesse costruire senza fondamenta, quelle si sarebbero aggiunte in seguito.


Non è così. Perchè durante la prima decade dell'euro è stato chiaro che i benefit non si sono mai materializzati. Non c'è stato nessun rafforzamento dell'europa nel mondo, non c'è stata alcuna disciplina tra gli stati membri, grossi problemi hanno iniziato a toccare i paesi più deboli che non riuscivano a tenere il passo della Germania in fatto di produttività e competitività. Non c'è stato modo di controllare l'economia senza controllare i tassi d'interesse a breve termine. Non c'è stato modo di svalutare la moneta e riequilibrare le diseguaglianze. Non c'è stato alcun beneficio per i tassi a lungo termine, i grandi vincitori dell'euro come la Germania non hanno alcuna intenzione di sottoscrivere Eurobond o trasferire ricchezza ai più deboli per sempre.

E ora non c'è possibilità che le popolazioni europee vogliano procedere con le necessarie integrazioni. Non che li sia mai stato chiesto direttamente... quasi tutte le decisioni sono prese dai parlamenti o a Bruxelles a porte chiuse, nessuno osa chiedere alle proprie popolazioni via referendum, sanno bene che la risposta sarebbe NO, e NO dovrebbe giustamente essere perchè l'Europa non è e non sarà mai gli Stati Uniti d'America. Le nostre culture, le nostre economie, le nostre popolazioni sono troppo diverse per integrarsi efficientemente e felicemente in una unione forzata.

Allora l'integrazione passa dalla porta di servizio attraverso i meccanismi di salvataggio, attraverso i bilanci truccati della Bce, attraverso un'unione bancaria che distruggerebbe la credibilità anche delle banche più sane, attraverso trattati firmati a porte chiuse in assenza di trasparenza e informazione, facendoci credere che la rappresentazione democratica sia questa. Beh non è così. Un parlamento che cede la propria sovranità ben consapevole che il popolo non sarebbe d'accordo commette, a mio parere, alto tradimento.

Ma una cosa è la politica e un'altra è l'economia, anche se risulta sempre più difficile separarle. Ogni persona con un minimo di razionalità e di visione del mondo vede ora l'unione monetaria come un fallimento storico che potrebbe portare ad ulteriori fatali consequenze per l'europa e la sua competitività con il resto del mondo.

A mio avviso ci sono un numero di cose molte chiare. L'Eurozona si dividerà...

...la crisi non passerà.

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leggi anche: Ceo Saxo bank ci dice le cose come stanno e poi un, sempre attuale, "gigante" della politica Italiana....

...le profezie di Romano...