mercoledì 19 novembre 2014

Rockstar ?

Celebrità moderna.

L'epoca sociale che viviamo ha riassunto tutta la produzione del capitale in immagini iper veloci cariche di messaggi da decodificare e assimilare.

Apparire è ormai l'unico incontrastato vangelo in evoluzione e la vista è il senso che più ha modificato il proprio utilizzo nel corso degli ultimi anni.


Le Rockstar sono degli errori di sistema che vengono però utilizzati come linfa vitale per poter accreditare il sistema stesso.

Immaginate una linea piatta che sforna prodotti di consumo secondo le più rigide logiche di mercato.
Ora immaginate dei picchi verso l'alto o il basso che distorcono momentaneamente questa linea.
Ecco, avete appena visto una rockstar.

Una Rockstar è un errore, un fallito che non dovrebbe avere successo, un perdente non destinato a vincere secondo le logiche della linea ma che per una particolare serie di coincidenze o eventi, riesce.

Quell'errore, quel battito sulla linea piatta viene poi subito sfruttato dal sistema per accreditare un altro esercito di fantocci senza significato utilizzati per continuare a vendere prodotti e cullare il nostro sonno mentre aspettiamo la prossima stella cometa.

Le celebrità sono gli esempi massimi della finzione sociale ed economica.
Cartelloni pubblicitari ambulanti e unicamente funzionali in relazione a quanti prodotti possono o potrebbero potenzialmente vendere, alimentando la fantasia che sviluppa i sogni ,che sfociano in desideri da realizzare attraverso nuovi acquisti.

Qui sotto un live dei Dead Boys al CBGB's del 1977,

Questo gruppo punk/rock ha dato alla musica un grande chitarrista (Cheetah Chrome) vero padre artistico di Slash e dei Guns n Roses che riproporrano dieci anni dopo questa stessa formula mandando in pensione il glam rock.