martedì 21 maggio 2013

Esodo o Rivoluzione

Il destino di questo continente per i prossimi anni è chiaro ormai a tutti tranne che ai principali organi d'informazione nazionale. La demografia ci mostra come l'invecchiamento della popolazione renderà impossibile per le nuove generazioni ripagare i costi di uno stato sociale, e di un indebitamento accumulato dalle precedenti. Cosa succederà ? quale sarà la risposta di milioni di giovani che non vedono alcuna prospettiva al loro futuro se non quella di essere chiamati a pagare debiti che non hanno contratto ? Una visione romantica porterebbe a rispondere facilmente con una rivolta o una rivoluzione, la ricerca di un inevitabile cambiamento che qualunque innocente, se condannato, esige. Oggi però la globalizzazione e l'informazione cambiano le carte in tavola. I giovani guardano internet, vedono cosa succede oltre i propri confini, e si muovono di conseguenza. Un passo alla volta sembrano avere scelto l'esodo alla rivoluzione. Questo flusso migratorio ha iniziato a muoversi dal sud verso il nord europa e presto, quando il nord-europa non potrà più assorbirlo, uscirà dal continente. La disoccupazione giovanile nel continente europeo si muove su percentuali incredibilmente alte, dal 20 al 40% di media, con punte nel sud europa del 50 e 60%.



Un recente sondaggio condotto dalla Francese Viavoice, ci indica come oltre il 50% dei giovani (18-34 anni) ha risposto Si alla domanda "Se ve ne foste data l'opportunità, lasceresta la Francia per un'altra nazione ?" . Le ultime elezioni Italiane sono state l'ennesimo esempio di totale disillusione nei confronti di una politica autoreferenziale che ormai non inganna più nessuno, i cittadini sono stati chiamati a votare e si sono ritrovati con l'ennesimo governo autoeletto.

Il magazine Francese "Le Point" ha pubblicato una lettera aperta scritta da una studentessa ventenne al presidente Hollande, alcuni passaggi calzano come un guanto a tutti i suoi coetanei Europei.

"... forse questo la colpirà ma il mio desiderio di andarmene è principalmente dovuto a motivi fiscali, semplicemente non penso sia giusto lavorare tutta la vita per pagare tasse che servono a servire il debito di oltre 2 trilioni che la vostra generazione ci ha gentilmente lasciato. Se questi soldi fossero almeno stati investiti per preparare un futuro migliore al paese, se sapessi di poterne ricevere anche io qualche beneficio, non avrei problemi a lavorare per ripagarli. Ma questi debiti hanno solo aiutato le vostre generazioni a vivere al di sopra delle proprie possibilità e ad assicurarsi una generosa pensione e rete sociale che io non avrò mai.

il mio lavoro e le mie tasse pagheranno le vostre pensioni che non avete avuto cura di programmare, e per tutte le spese sanitarie degli anziani che fra meno di vent'anni saranno la maggioranza della popolazione. Cosa resterà per me, per poter vivere e crescere i miei figli ?

E' per questo signor Presidente che sto pensando di lasciare la Francia. E il suo governo dovrebbe preoccuparsi meno dell'immigrazione e di più dell'emigrazione di giovani da questo paese. Dove andrei ? forse in Germania, un paese che spesso lei disprezza ma che sembra solido per il momento. O forse ancora più lontano, in Canada o in Australia, o in un paese in via di sviluppo. L'Africa, perchè no ?

Voglio poter vivere i miei anni migliori in un paese dove c'è crescita, dove i salari aumentano, dove essere ricchi non è un peccato mortale, in parole povere, in un paese dove gli individui e la società possano avere fiducia che il domani sarà meglio di oggi."

Ovviamente chi ancora ascolta i politici raccontare le loro fiabe non è interessato a quanto sopra.