mercoledì 24 settembre 2014

Apocalittici e Integrati


Apocalittici e Integrati è un saggio scritto da Umberto Eco per la prima volta nel 1964 estremamente attuale. Ad oggi nel mondo ci sono circa 3 miliardi di persone connesse ad internet. Facebook ha superato il miliardo di iscritti e cresce ad un ritmo di 100 milioni di utenti al mese. Non passerà molto prima che, in linea teorica, con un messaggio attraverso la rete sarà possibile comunicare con tutto il mondo.



La distribuzione dell'ultimo album degli U2 è stata un'esempio di questo potere di integrazione. Con un semplice messaggio è stato distribuito istantaneamente un prodotto ad oltre 500 milioni di utenti. Ora lasciamo perdere che il prodotto faccia schifo e 499 milioni lo rispediranno al mittente, il potere dell'integrazione offre incredibili possibilità riguardo al futuro della comunicazione.

Pro Integrazione:


  • La cultura di massa non è identificabile con regimi capitalistici ma è anche espressione di democrazia popolare.
  • La cultura si apre a categorie sociali che prima non vi accedevano.
  • Spesso l'informazione è sovrabbondante ma ciò può dare una parvenza di formazione a persone che prima non ne avevano.
  • Soddisfa la necessità di intrattenimento.
  • Permette la diffusione di opere culturali a prezzi molto bassi.
  • I mass-media sensibilizzano l'uomo nei confronti del mondo: aprono scenari prima negati.


Ci sono però anche molti contro, la comunicazione globalmente integrata ridurrà il suo livello qualitativo verso il basso fino a trattare con incredibile predominanza argomenti primordiali base dell'uomo (es. sesso e cibo), l'immagine e la velocità del messaggio supererà l'analisi e la riflessione e sarà molto più facile commettere errori globali più rapidamente e stupidamente.

Da questa parte si siedono gli "apocalittici" convinti che l'integrazione globale non riuscirà.

Pro Apocalittici:


  • Si cerca di andare incontro al gusto medio evitando l'originalità.
  • La letteratura di massa è caratterizzata dall'omologazione culturale. Opinione che rimanda al concetto formulato da McLuhan di villaggio globale dove non esistono più differenziazioni culturali.
  • Il pubblico è inconscio di sé come gruppo sociale e subisce tale cultura.
  • È presente la tendenza a suggerire emozioni già costruite, con funzione provocatrice si danno le emozioni già pronte.
  • I prodotti mass-mediali sono sottomessi a leggi di mercato, diventando oggetto di persuasione pubblicitaria.
  • Il pensiero è sclerotizzato e costituito da slogan e citazioni.
  • Compresenza di informazioni culturali e gossip.
  • Concezione di visione passiva e acritica del mondo, scoraggiando sforzo individuale.
  • Incoraggiamento dell'informazione verso il presente e indifferenza verso il passato.
  • Impegno del tempo libero solo a livello superficiale.
  • Creazione di miti e simboli con tipi che sono facilmente riconoscibili.
  • Il lavoro della mente è rivolto a opinioni comuni (endoxa): la gente ama il conformismo di costumi, valori e principi sociali.
  • I mass-media auspicano una società paternalistica e solo superficialmente democratica. I modelli sembrano imposti dal basso ma sono espressione di una cultura degradata, pseudo-popolare e imposta dall'alto.


Personalmente mi schiero tra gli Integrati (ad alcune condizioni...) ma vi lascio approfondire il tema molto attuale per decidere da che parte stare...

Leggi anche: Orwell Vs Huxley e Marshall Mcluhan

Qui sotto la Preview del saggio di Eco "Apocalittici e Integrati"