sabato 28 marzo 2020

Considerazioni su questa pandemia e il futuro Europeo



Come sarà la vita dopo, o forse con, questa pandemia ?
Quali scenari geopolitici si aprono come conseguenza di quello che stiamo vivendo ?

Predire il futuro è da sempre una possibilità preclusa all'uomo, ma speculare e ipotizzare ci è concesso.



Europa:
Questa per l'Europa è la più grande occasione dalla sua ideazione post guerra mondiale di compiere un balzo in avanti.
Sono le grandi difficoltà, le guerre e i nemici che rafforzano o distruggono le istituzioni, federazioni, nazioni e questa non fa eccezione.
Così come la guerra dei cent'anni ha formato Francia e Inghilterra, così come la pace di Vestfalia ha sancito l'inizio dello stato assoluto, così come le campagne di Federico II hanno dato consapevolezza alla potenza Prussiana, così questa pandemia rappresenta un'occasione unica per rafforzare e consolidare l'Unione Europea.
Viceversa, dovessero gli interessi nordico Germanici prendere il sopravvento si romperebbe quel bilanciamento di potere per il quale l'UE è stata creata.
Il contenimento dello storico movimento a fisarmonica dell'espansione tedesca.
L'abbraccio Francese alla Germania, da sempre una stretta per evitare questa naturale tendenza della forza tedesca, verrebbe spezzato e mancando l'altro storico contrappeso (Gran Bretagna), per Berlino si aprirebbe la reale possibilità di dominare economicamente e finanziariamente tutto il continente a prezzi di saldo.
Decisione molto difficile per la Germania e il suo grande Leader.
Come un falco di fronte ad una preda indifesa dovrà decidere se affondare gli artigli o proteggerla.
Olanda, Finlandia ecc sono burattini che servono a fare eco e numero ai desideri teutonici.
Se deciderà di affondare gli artigli allora dovrà prepararsi alla fine dell'Unione.
Perdere il sud Europa significherebbe spalancare le porte alla Russia e Cina sul mediterraneo, Mosca sta già allungando le mani in Libia, scenario questo non gradito nemmeno nei più alti circoli delle talassocrazie anglosassoni (gli alleati promisero, disattendendo, un porto alla Russia già nel 1942).
In questo caso suggerirei al mio paese di uscire dalla moneta unica, la più grande disgrazia degli ultimi vent'anni.
C'è modo e modo di morire, meglio farlo con dignità e poter risorgere in futuro che inginocchiarsi ancora per un altro 8 settembre e condannarsi alla schiavitù economico finanziaria.
Come scrisse tacito negli annali riferendosi alle popolazioni in guerra con i Romani :
"Alcuni popoli muoiono combattendo, essi risorgeranno. 
Altri si arrendono senza lottare, essi sono finiti".
L'Europa ha rappresentato per l'Italia la più grande spinta economica dalla fine del dopo guerra, non ci sarebbe stato nessun miracolo economico senza i trattati di Roma del '57.
Ma l'entrata nella moneta unica a quelle condizioni è stata la nostra rovina.

In ogni caso il futuro delle attività economiche nel paese non ritornerà quello di prima se non con l'arrivo di un vaccino, ipotesi possibile ma non certa e dalle tempistiche non definibili.
Dovremo imparare a convivere con questo virus utilizzando strutture dedicate per i pazienti infettati.
Uno dei più grandi errori di questa pandemia è stato quello di ricoverare gli infetti in strutture ospedaliere "tradizionali" permettendo al virus di trasformarli in veri e propri lazzaretti propagandosi con facilità verso le persone più deboli.
Nessuna colpa, non ci sono precedenti per quello che stiamo vivendo e non si sarebbe potuto fare in altro modo.
Per il futuro invece si potrà pensare a misure di contenimento, ricovero e cura dedicate.

Un appunto vergognoso è il ruolo dei mass media, come scritto da Jameson nel suo bellissimo libro sul Postmodernismo del 1984 o ancora prima da Mcluhan, i Media nella nostra era non raccontano ed interpretano notizie.
Le creano.
La maniera con la quale hanno gestito la comunicazione su questo Virus è vergognosa.
Hanno disseminato terrore per mesi, ora contano i morti giornalmente e iniziano ad inneggiare alla guerra e rivolta sociale.
Quando i momenti sono realmente difficile bisogna essere in grado d'informare anche in altro modo.
A questo proposito mi ha sempre colpito il giornale satirico Punch distribuito ai militari Inglesi in trincea durante la prima guerra mondiale, le pungenti vignette sulla guerra alternate a notizie lontane da quella realtà aiutavano i soldati a sorridere e convivere con quella difficile situazione.

Per chiudere vorrei ricordare che noi siamo il paese del 90° minuto, quando il tempo sta per scadere diamo il meglio, e il nostro meglio funziona.