La cultura spesso non è altro che memoria, un insieme di ricordi, vissuti o ricercati.
Ed in ogni guerra la cultura e la verità sono sempre le prime vittime.
La cultura spesso non è altro che memoria, un insieme di ricordi, vissuti o ricercati.
Ed in ogni guerra la cultura e la verità sono sempre le prime vittime.
Una delle cose più strane di questa guerra è la cospicua presenza di simboli nazisti da entrambe le parti (Battaglione Azov, Mozart o Wagner Group per citarne alcuni).
Per quale motivo popolazioni slave, che Hitler considerava subumane e ha cercato di soggiogare e sterminare, hanno preso tanto a cuore l'ideologia e la simbologia nazista ?
Utilizzo la parola delirio in quanto aberrazione della realtà, distorsione della percezione e conseguente creazione di una narrativa congrua a questa nuova interpretazione.
Non mi viene in mente una parola più corretta.
Gli "esperti" che continuano a suonare le campane di vittoria dell'Ucraina non sono solo miopi e/o propagandisti ma anche corresponsabili delle conseguenze che verranno.
L'Ucraina NON ha MAI avuto alcuna possibilità di vittoria se non attraverso un'escalation globale e il tempo spero ci ricorderà chi ha detto/scritto il contrario.
Sono passati ormai quasi cinquant'anni dalla prima Risoluzione della direzione strategica dell'Aprile 1975 e pochi meno da quella del Febbraio 1978. Questi documenti sono stati, e sono da molti ancora, considerati la prova scritta del delirio brigatista e dell'insufficienza della loro analisi politica.
Andandoli a leggere sono invece rimasto incredibilmente colpito dal contrario.
Vado a dormire
È arrivata l'ora
Di entrare in quello spazio
Dove si estende l'infinita ombra
Della verita'
La fine del libero arbitrio
Dove i pensieri arditi
Lontani da ogni volonta'
Diventano sogni
Separati dalla realta'
Non penso al domani
Non penso al risveglio
M'immergo solo in questa magia.