venerdì 30 agosto 2013

Siria, dove attaccherà Israe.. (Opps... gli Usa)



Ed ecco che gli Americani, anche dopo il niet del parlamento Britannico, sembrano pronti ad agire da soli. Qualche Tomahawk lo possono benissimo lanciare senza l'aiuto di Londra.

Vediamo dove si trovano le basi aree Siriane (in ogni attacco moderno che si rispetti la prima mossa è il controllo del cielo)


Vediamo poi dove si trovano i siti per la produzione di armi chimiche





e i centri nevralgici del Regime


Diamo uno sguardo alla gittata dei sistemi di difesa missilistici Siriani,


alla divisione religiosa del paese,


Ed infine, chi appoggia chi ? e soprattutto dove stanno i buoni e i cattivi ?


mmhhh, in questo schacchiere gli attori più importanti sono rappresentati da Arabia Saudita e Qatar. Molto probabilmente se i ribelli dovessero rovesciare il regime il principale beneficiario sarebbe proprio Al Qaeda.Un pò come quando Rambo aiutava i Talebani a sconfiggere i Russi...

Evidentemente per gli Usa e' accettabile rafforzare Al-Qaeda se serve a limitare l'influenza Russo-Cinese, e aumentare la propria presenza nell'area.

mercoledì 28 agosto 2013

Attacco In Siria (ma la Siria dov'è ?)



Gli Usa sono pronti per un raid aereo in Siria. L'operazione sarà volta alla distruzione delle armi chimiche e possibilmente ad evitare il loro ri-utilizzo.

Speriamo solo che questa volta gli Americani arrivino con le cartine geografiche corrette non come quelle che hanno usato in Iraq .....



venerdì 23 agosto 2013

Un altro "salvataggio" per la Grecia

A quanto pare la Grecia è ripartita così bene da aver bisogno di un altro "aiutino"

In totale, alle banche esposte su Atene sono arrivati 240 bln (il Pil della nazione è di 186 Bln).



Il prossimo salvatggio dovrebbe essere piccolino (si parla di 11 bln) e servirebbe solo a coprire fino al 2014, perchè poi dal 2015 la Grecia diventerà (secondo le previsioni della Troika) un vero e proprio Eldorado....

Da notare dopo 6 anni filati di recessione come volerà il Pil...



e chissà se oltre al Pil voleranno anche gli asini ...

mercoledì 21 agosto 2013

Alleanze Egiziane



Oltre le classiche dichiarazioni diplomatiche, analizziamo i fatti.

Chi sta con Chi ?

- Dall'inizio delle rivolte del 2011 gli aiuti stranieri che arrivano in Egitto sono passati dall'1% del Pil al 5,5% (tot 14 billioni di dollari)

- Il principale "donatore" è Washington, per il 2014 ci sono sul piatto 1,4 billioni per aiuti "militari" e 250 milioni in aiuti economici. Gli Usa finanziano il 25% del budget della difesa Egiziano. In sostanza gli Usa tengono in piedi i militari assicurandosi lavoro per le loro fabbriche e un accesso privilegiato sul canale di Suez.

- Nonostante i proclami contro la violenza gli Usa sono "contenti" della reazione dei militari contro i Fratelli Mussulmani.I militari sono l'unica "organizzazione" in grado di tenere insieme il paese, mantenere la pace con Israele e spingere per un trattato di pace tra Israele e Palestina.

- Gli Usa taglieranno gli aiuti all'Egitto ? NO

- I vicini nel golfo hanno posizioni contrastanti, L'Arabia Saudita dice di non volere i fratelli Mussulmani, ha inviato aiuti all'egitto ma meno di quanto promesso (mandati 2 billioni promessi 5). Gli Emirati Arabi sono apertamente contro i fratelli mussulmani così come il Kuwait. Il Qatar era a favore dei fratelli ma sta lentamente rivedendo le sue posizioni.

- L'unione Europea, come al solito conta come il due di coppe quando briscola è bastoni. 600 millioni di dollari di aiuti negli ultimi 3 anni. Se taglia i fondi, Al Cairo non interessa. Diverso sarebbe se i 28 membri decidessero di applicare sanzioni economiche nei confronti dell'export Egiziano. Circa il 24% dell'export egiziano arriva nell'Unione.

- L'Ue si accorderà per applicare sanzioni alle esportazioni egiziane ? NO


That's all folks...

leggi anche: il grande califfatoConsiderazioni sulla geopolitica dell'Egitto


martedì 20 agosto 2013

I flussi migratori in Europa

Il flusso migratorio in Europa ha una direzione ben precisa. Si scappa verso il Nord, sia all'interno del continente che dall'esterno verso l'interno.

Quindi dai paesi del sud-europa, in ginocchio per la depressione economica del continente, la conseguente disoccupazione e pressione fiscale, si fugge verso il nord più ricco. E dall'Africa, verso il sud-Europa e quindi verso il trattato di Schengen e la conseguente libertà di movimento.

L'unione Europea sta quindi sperimentando la fragilità della burocrazia di fronte al flusso migratorio che spinge come un fiume in piena su fragili argini.

Nel grafico il trend delle richieste di Asilo in Europa



martedì 13 agosto 2013

La più grande bolla immobiliare della storia



In Cina è stata montata come la panna la più grande bolla immobiliare della storia. Il settore dell'edilizia rappresenta il 20-30% dell'economia Cinese, oltre 50 milioni di lavoratori sono impegnati giorno e notte a costruire infrastrutture e città fantasma.

La crescita della classe media e le restrizioni alle possibilità d'investimento, hanno indirizzato i guadagni verso il mattone. Città intere sono deserte ma tutte le unità sono state vendute.

Il governo inizia a sentire puzza di bruciato e sta cercando di limitare l'aumento continuo dei prezzi. Un esempio è l'introduzione dal 2011 della politica di una sola casa, per cui ogni famiglia può, nelle grandi città, acquistare un solo immobile.

Sentiamo in questa preview di 60 minutes come anche il più grande costruttore Cinese sia assolutamente convinto della bolla mentre prega e si auspica che non scoppi.

Nel caso in cui scoppiasse cosa succederebbe ?

Una primavera Araba all'orientale, per non parlare degli effetti sull'economia mondiale.


giovedì 8 agosto 2013

Guerra tra poveri, pubblico Vs privato



In un Europa in bancarotta, senza alcun potere monetario e ricattata dal "mercato", lo scontro tra pubblico e cittadini inizia ad intensificarsi.

Lo stato cerca di mantenere la sua sopravvivenza prelevando dal settore privato quanto il mercato chiede.

In Grecia l'ekathemerini ci racconta come un gruppo di ispettori del fisco (SDOE, la loro guarda di finanza) sia stato cacciato da un piccolo villaggio nell'isola di Creta dopo l'ennesimo Raid a caccia di scontrini.

Durante la festa del patrono locale nel villaggio di Archanes in Iraklio, la lunga mano della miseria europea era pronta a prendere il solito opprimente tributo, fino a quando un gruppo di locali non ha dapprima iniziato ad intimargli di andarsene, per poi arrivare a minacciarli con la forza se non lo avessero fatto.

Già la scorsa estate alcuni agenti dell'Sdoe erano stati bloccati sull'isola di Hydra, fu necessario l'intervento della polizia per permetterne il rientro ad Atene.

La guerra tra poveri per la sopravvivenza continua mentre i soldi freschi piovono sul sistema finanziario il quale può permettersi di rischiare ma non di perdere.

Ed anche in Italia i miopi legislatori hanno in testa solo la lotta all'evasione. Attenzione perchè quando avrete preso tutto quello che potrete prendere resterà solo la rabbia.

via ekathemerini.com


Tax inspectors heckled out of Cretan village


A team of inspectors from the Financial Crimes Squad (SDOE), was on Tuesday heckled by locals at a village in Crete and coerced to leave, before a one-month closure order was issued against the owner of a taverna where the team was intimated, local media reported.
The SDOE team turned up at the village of Archanes in Iraklio as locals were celebrating their patron saint with a church fete.
According to reports, local residents took offense that the tax inspectors chose that day to conduct raids on businesses for tax code violations. Their displeasure became more than apparent among a group of people at a large local taverna, who heckled the tax officers and threatened them with force if they did not leave the village.
Last summer SDOE inspectors were prevented from leaving the Saronic island of Hydra by disgruntled locals. Police had to be sent from Athens to ensure their safe passage back to the mainland.
Following Tuesday's incident in Crete, the Finance Ministry issued orders for the taverna at which the intimidation was centered to be shut down for one month and for a complete audit to be conducted of its finances.


Un eccesso controproducente


10:04

Un eccesso controproducente

La nostra libertà è stata consegnata nelle mani del "mercato" da un manipolo di miopi politici.


Un eccesso controproducente.



Lo schiavismo è quel sistema sociale ed economico basato sulla schiavitù, e quindi dell'imposizione di diritti di proprietà sulla persona. Secondo definizione dell'ONU, la schiavitù è
“lo stato o la condizione di un individuo sul quale si esercitano gli attributi del diritto di proprietà o taluni di essi, e lo <schiavo> è l'individuo che ha tale stato o condizione”
(nazioni unite, Convenzione supplementare sull'abolizione della schiavitù, del commercio di schiavi e delle istituzioni pratiche analoghe alla schiavitù)
Storicamente il proprietario di uno schiavo aveva diritto di vita e di morte su di esso e sulla sua famiglia, e aveva diritto a sfruttarne il lavoro senza fornire nessun compenso; spesso il costo per il lavoro degli schiavi era limitato al necessario per la loro sopravvivenza. Uno schiavo poteva nascere in questa condizione, se figlio di schiavi, oppure poteva perdere la libertà in determinate situazioni, le più comuni delle quali erano la cattura in guerra o la schiavitù perdebiti, per cui un debitore, se non era in grado di rimborsare il proprio creditore, diventava egli stesso una sua proprietà.
 Il denaro che stiamo consegnando alla finanza sotto ricatto da parte del mercato è paragonabile ad una dose di stupefacenti regalata ad un tossico dopo un overdose. E' controproduttivo, peggiore la situazione invece di migliorarla.
 Come per la droga anche la liquidità gettata a pioggia sulle banche ha un effetto inversamente proporzionale alla quantità assunta. Più ne prendi e meno senti.
 Le banche hanno fallito e noi le abbiamo premiate con più denaro, il risultato su base globale è stato quello per cui ora stanno replicando lo stesso modello che ha fallito in occidente in Africa e Asia.
 Credito in cambio di schiavitù.

martedì 6 agosto 2013

Debito/Pil Italiano

Tutto va ovviamente alla grande, la ripresa è vicina.

Il rapporto debito/pil Italiano è ai livelli del 1924 (Mussolini docet)127%.

Il pil reale è più basso oggi rispetto al 2001.

Il governo Letta è il 64° dalla fine della 2° guerra mondiale e il 27° dal 1980.

Le proiezioni istituzionali dicono che il rapporto debito/pil arriverà al 130% per poi calare fino al 123% entro il 2018 (quindi la crescita dovrebbe riprendere dalla fine di quest'anno).


Pil Italiano degli ultimi 30 anni (per la maglia nera vince Mario Monti, ma non c'erano dubbi).
Rapporto debito/pil Italia
Pil reale italiano

Giusto per ricordare la massa di "minchiate" che leggiamo e sentiamo ogni giorno ripubblico le previsioni della Troika riguardo al Pil Greco....

In nero la REALTA', in rosso tratteggiato le fantasie dei professori...


Ricchezza infinita in un mondo finito ?

E così l'uomo si è illuso di potere produrre una ricchezza infinita,

- stampare carta, 
- attribuire un valore non legato ad alcun oggetto reale presente in natura, 
- applicare un'interesse, 
- e farla franca

ma prima o poi i nodi vengono al pettine ... 

L'antropocentrismo(L'antropocentrismo (dal greco άνθρωπος, anthropos, "uomo, essere umano", κέντρον, kentron, "centro") è la tendenza - che può essere propria di una teoria, di una religione o di una semplice opinione - a considerare l'uomo, e tutto ciò che gli è proprio, come centrale nell'Universo. Una centralità che può essere intesa secondo diversi accenti e sfumature: semplice superiorità rispetto al resto del mondo animale o preminenza ontologica su tutta la realtà, in quanto si intende l'uomo come espressione immanente dello spirito che è alla base dell'Universo) 

L'antropocentrismo che vede l'uomo al centro dell'universo dominatore di tutte le cose, emissario e ambasciatore diretto di Dio è una visione molto rischiosa (oltre che una follia).

Il ruolo della finanza però sembra attuare proprio questa follia. 

In questo grafico l'aumento del credito dal 1929 ad oggi. Da notare l'impennata dopo il 1971 e la fine del gold standard. Da quel momento l'uomo ha deciso di svincolarsi da qualsiasi oggetto naturale (finito) presente in natura per determinare il valore. Ed utilizzare invece un valore infinito, la sua fantasia.



L'economia reale (e la vita reale) però sono legate alla natura e le due cose non collimano.

strano...

Nel grafico qui sotto, gli Euro stampati e incassati dalle banche in raffronto a quelli prestati al settore privato...