sabato 28 maggio 2016

Mattarella entra a gamba tesa

«I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it»

Evelyn Beatrice Hall


Considerazioni sull'intervento del Presidente Mattarella del 27/5/2018:

Il presidente della Repubblica ha impedito la nascita di una coalizione di governo con maggioranza in entrambe le camere.

- Il presidente ha eseguito direttive Europee
- La sovranità Italiana è stata, come mai prima, palesemente violata

Tre punti in particolare mi colpiscono in questa situazione :

1) La plateale fine di libertà d'espressione politica Italiana, a prescindere dal contenuto.

2) Il continuare a trattare la linea economica europea come fosse una certezza, un assoluto, una scienza esatta nei confronti della quale NON è possibile obiettare e/o muovere alcuna critica.

3) A Berlino e Bruxelles ci sono chiaramente degli "Strateghi" imbecilli.
Tatticamente avrebbero dovuto lasciare nascere il governo e farlo crollare più lentamente.
Dopo aver distrutto Atene e perso Londra ora hanno aperto un notevole strappo con Roma.

Alle prossime elezioni i partiti Anti-Europa prenderanno l'80%.

E così il buon Mattarella potrebbe aver aperto le porte ad un nuovo Fascismo Populista  a maggioranza assoluta (>51%)

Non so bene quale di questi punti sia più preoccupante

giovedì 19 maggio 2016

Chris Cornell e la morte nel rock

Ritorno dal bosco, olio su tela, 1890. St. Moritz, Museo Segantini


E così un'altra Rockstar ha deciso di morire, nel più classico dei clichè, all'interno della toilette di un'impersonale camera d'albergo in una città, Detroit, finita nella sua espansione economico motoristica proprio come il rock.

Escludendo la prematura morte di Andrew Wood (Malfunkshun e Mother Love Bone) nel 1990, in seguito alla quale venne formato per un tributo da un mix di componenti Pearl Jam e Soundgarden il primo "supergruppo" Grunge Temple of the dog, Cornell era uno dei quattro frontmen simbolo di questo genere.

Oggi rimasto solo Eddie Vedder, insieme a Cornell, la parte più commerciabile, intonata e belloccia del sound di Seattle di quegli anni.
Gli altri due, Kurt Cobain e Layne Stayle, notevolmente più talentuosi, hanno deciso di uscire di scena molto prima.
Il primo sparandosi in bocca nel 1994 e il secondo eclissandosi dal mondo fino a farsi ritrovare due settimane dopo il decesso (2002) all'interno di un appartamentino in affitto, scoperto da un conoscente in seguito all'interruzione improvvisa dei prelievi atm (bancomat) notata dal commercialista, con il corpo già in stato di evidente decomposizione.
Entrambi eroinomani.

Il Rock è morto, non è una novità, manca una lapide ufficiale ma il cuore del paziente ha smesso di battere da ormai molto tempo.
Se dovessimo mettere una data di nascita e fine sarebbe corretto farlo coincidere con il postmodernismo, quindi, a seconda delle varie interpretazioni, 1945 - 1997 o 1951 - 2001.
Si può dibattere su qualche mese in più o in meno ma non sul suo decesso.

Per morte del rock intendo la fine della sua capacità d'innovare (apice 1964-74) e rappresentare il grido di ribellione alla cacofonia meccanica discordante e sovrappopolata del modernismo, la sua rivisitazione e reincarnazione del romanticismo ottocentesco alla Blake (Doors) o Byron (Suede) con queste figure irrisolte, sofferenti, anti eroiche che indulgono nella promiscuità sessuale e negli abusi di droghe, implodendo nell'occulto fino ad arrivare alla follia, non alla morte della canzone la quale avrà vita ancora molto lunga.

La dipartita di queste "ultime" Rockstar ci sembra ancora più pesante, non tanto per il loro reale valore artistico quanto per la mancanza di sostituti.
Come fossero gli ultimi esemplari di dinosauri a scomparire, figure che hanno vissuto l'ultimo sussulto e colpo di coda del Rock (1989-1994) e oggi ci consegnano a quest'era digitale del remix continuo, dove tutto è copia esplicita al punto da rimettere in discussione il concetto stesso di proprietà intellettuale, dove le macchine (per un breve periodo mosse dai dj'z) sono sempre più incisive e gli esseri umani sempre più autistici.

E' quindi il punto di vista diverso a spiegarci il vuoto lasciato da queste figure, non tanto il loro talento, ma il ricordo di un tempo passato non destinato a tornare.

Così come per il Trumpismo.
L'indignazione della parte "colta" della società alla presidenza Trump è fuori luogo.

Trump è si un fantoccio incarnazione dell'iperconsumismo, ma lui è quello che è sempre stato (sono almeno trent'anni che si candida alla presidenza o dice di volerlo fare).

E' la società ad essere cambiata, ad essere scesa ancora più verso il basso e ritrovarsi pronta per essere governata da questi pupazzi svuotati di ogni reale potere (tutto nelle mani della finanza e tecnocrazia) come i vari Renzi, Boschi o anche del giovane Macron.

...La società dell'autismo (ma questo sarà un altro articolo... se ne avrò voglia).

domenica 15 maggio 2016

Il male dell'uomo ?

Leggendo di qui e di là ho notato un'interessante caratteristica che accomuna gli uomini attraverso regioni molto lontane ed epoche molto diverse.

Essa si ripresenta sempre, quasi come una costante.

La convinzione della propria superiorità della propria civiltà, unicità e verità.

Innumerevoli esempi mi hanno colpito.

-La Germania Nazista con la sua razza perfetta ed immiscibile,

-Le principali religioni monoteiste come l'Islam, dove solo a loro è stata consegnata la versione definitiva della volontà di Dio con il compito di convertire o sottomettere gli "infedeli"

- L'Ebraismo con l'idea del popolo eletto a numero chiuso

- Il Comunismo come unico modello di perfetta giustizia ed eguaglianza sociale

- Il Giappone "Paese Divino" dove l'imperatore figlio del cielo ha ricevuto dalla Dea Sole il diritto a governare sull'unica nazione "Divina"

 - La Cina e l'Imperatore Cinese, anche qui la sua natura celestiale lo porta ad essere visto come unico collegamento tra l'umano e il divino e la Cina ad essere considerata, dopo la sua unificazione a singola entità politica nel 221 a.c., l'unico il primo ed assoluto "Stato Sovrano".

- L' "American Exceptionalism" che li vede considerarsi come la prima "Nazione Nuova" e come Lincoln disse nel discorso di Gettysburg del 1863 "Gli Americani hanno il dovere di osservare e controllare che  i governi dei popoli, fatti dal popolo per il popolo non svaniscano dalla terra".

E tanti altri ancora se ne potrebbero citare...

E mi chiedo .... Siamo veramente tutti così unici ed eccezionali ?

O questi deliri di superiorità non sono la nostra principale rovina ?





mercoledì 11 maggio 2016

Saviano, Salvini e Hitler ?

Il suggerimento di Saviano di mettere il libro di Salvini a fianco del Mein Kampf di Hitler è un abominio.

Uno è un mezzo minorato mentale, l'altro un genio quattro spanne superiore alla media e bastano le prime cento pagine del Kampf per capirlo.

Questo è l'anno in cui scadono i diritti dell'editore originale e il "libro proibito" diventa di pubblico dominio, leggetelo, è un documento storico unico.

Nessun altro politico nella storia ha mai descritto così accuratamente quello che avrebbe poi fatto, nessuno.

Con tutti i "motivatori" della minchia che inquinano l'etere con le loro stronzate, quel libro resta ad oggi il più grande manifesto di cosa significhi la forza e il trionfo della volontà.

Attenzione però, leggetelo solo se siete in grado di capire che in qualsiasi grado la volontà venga espressa, essa è sempre rappresentante di un pari grado di violenza.

Anzi non leggetelo che è meglio, comperate gomorra e magari Salvini.