venerdì 8 gennaio 2021

Può un'azienda privata censurare il Presidente del mondo libero ?




Un paio di giorni fa abbiamo assistito ad un assalto al congresso Americano da parte di attivisti, sostenitori di Trump, molto poco ortodosso.
Il rapporto tra Trump e i media è, dall'inizio della sua presidenza, a dir poco burrascoso, da un lato i media sono sempre stati trattati a pesci in faccia e dall'altra parte questi hanno sempre risposto dispiegando una incredibile e faziosa potenza di fuoco contro l'ormai ex presidente. 
Ogni successo della sua amministrazione, nessuna guerra iniziata e i tavoli di pace tra Israele e paesi Arabi in primis, sono stati ben taciuti e passati sotto traccia. 
Ma tralasciamo lo scontro aperto tra i media ed il 45° Presidente degli Usa per soffermarci sul rapporto tra pubblico e privato, sulla libertà d'espressione e sul valore di Internet.

Può un'azienda privata censurare il Presidente del mondo libero ?

Ieri abbiamo assistito ad una notizia paradossale e senza precedenti. Una delle più potenti aziende di comunicazione sociale della rete ha bannato per un tempo indefinito il Presidente degli Stati Uniti. 
I social network nati come sinonimo di libertà d'espressione hanno ora censurato una delle personalità più potenti al mondo stabilendo un modus operandi che permetta loro di utilizzare la stessa pratica con qualsiasi individuo. 

E' questo forse un grande esempio di giustizia ? Nessun favoritismo nei confronti di nessuno non importa quanto potente sia ? 

O forse un grande esempio di potere autoritario e dispotico ?

Se Internet rappresenta un campo libero d'eguaglianza, il manipolo di individui che ha ideato gli algoritmi più potenti come tratta i suoi clienti ? 
Come sudditi (egemonikos) o come schiavi (despotikos) ?
A giudicare da quanto visto ieri sembrerebbe come schiavi, nessuno escluso.

Siamo trattati come Aristotele consigliava ad Alessandro di governare sui barbari. 
Alessandro fece bene a non ascoltarlo per non riempire il proprio impero di esuli inquieti pronti alla rivolta. In questo caso invece i magnati dei social sembrano non aver alcun ritegno nell'esercitare il loro immenso potere. 
Si arricchiscono grazie alle informazioni che milioni di schiavi ogni giorno forniscono gratuitamente e si prendono anche la libertà di cancellare ciò e chi preferiscono senza diritto di replica.

Per gli antichi Greci le caratteristiche che distinguevano l'uomo libero dallo schiavo non erano date dalla razza, ma dalle virtù. La pienezza dell'umanità e libertà consisteva nell'esercizio della virtù politica, arete, del nous (intelletto), del logos (pensiero, ragione) e del bouleutikon la facoltà di deliberare. 

Se il Presidente degli Stati Uniti non ha la facoltà di deliberare sulle più grandi e vaste piattaforme di comunicazione del pianeta possiamo ritenerci cittadini liberi in un mondo libero ?

«i media, divenuti una potenza, hanno smesso di occuparsi esclusivamente di informazione. Si sono prefissi una meta più ambiziosa, quella di creare la realtà»
R. Kapuściński