giovedì 31 ottobre 2013

Patty Griffin: American Kid



American Kid (7 maggio 2013) è uno dei migliori album di quest'anno.Patty Griffin è decisamente una cantautrice con abilità compositive ben al di sopra della media. Ancora di più, quando si è in grado di dimostrarlo al settimo disco.

Nata nel Maine, ex cameriera di Boston le sue produzioni sono ridotte all'essenziale. Molto spesso solo chitarra e voce. I testi trasudano tutto l'orgoglio, la tristezza e l'epicità della tradizione folk americana. Le composizioni in questo American Kid vanno oltre il suo stile e alcuni brani (per es. I don't wanna die in Florida) potrebbero benissimo essere suonati da gruppi hard rock.

Per quanto riguarda questo genere musicale oggi la Griffin è senza dubbio l'esponente più autorevole. Degna erede di Rickie lee jones o Woodie Guthrie.

Il brano scelto è la prima traccia "You can go wherever you wanna go". Brano molto personale, scritto in ricordo del padre, un testo che solo una figlia avrebbe saputo e potuto scrivere in questo modo.

Una danza, in equilibrio sul sottile filo della semplicità senza mai cadere nell'abisso della banalità o della spiritualità.

You can go wherever you wanna go
Go wherever you wanna go
Fly up to the moon and say hello now
You can go wherever you wanna go

You don’t ever have to go to war no more
Never have to go to war no more
Wear them boots and swim that icy shore now
You don’t ever have to go to war no more

You can get up on some sunny day and run
Run a hundred miles just for fun now
Heartaches and yesterdays don’t weigh a ton now
You can get up on some sunny day and run

You don’t ever have to pay the bills no more
Break a sweat or walk a worried floor now
Working like a dog ain’t what you’re for now
You don’t ever have to pay the bills no more

You can go wherever you wanna go
You can go wherever you wanna go
Go to where the time’s wound all the way down
Put a penny on the track and wait for train sounds
Tell your mama you’re coming back before the sun’s down
You can go wherever you wanna go




mercoledì 30 ottobre 2013

In vista delle prossime elezioni Europee

In blu scuro i partiti di destra al governo - in blu chiaro i partiti di destra in parlamento

I populisti cattivi e pericolosi sono il vero PSICODRAMMA e terrore del totalitarismo burocratico europeo.

Quando l'elite si mette in testa un'idea ed è disposta a tutto pur di conseguirla guai a chi osa contraddirli.

Il destino dell'Unione Europea (come abbiamo scritto più volte) è quello di una crescente ondata ANTIeuropeista.

Attraverso i mezzi d'informazione di massa questi ANTI verranno indicati come populisti-fascisti-razzisti (scegliete voi quali altre etichette classiche vi vengono in mente).

Ma la realtà è ben diversa, non esistono populisti pericolosi e bravi scolaretti....

Esiste un ristretto gruppo di persone che beneficia dello Status Quo e una grande massa che invece ha visto la propria condizione economica e sociale peggiorare sensibilmente.


Il divario continua ad aumentare e alle prossime elezioni Europee ci sarà da ridere.

In questo video Farange ricorda al parlamento Europeo che nessuno vuole l'unione politica a questo prezzo.



E a propostito di RAZZISMO non è da escludere un ritorno a vecchi slogan contro i banchieri per antonomasia, ma a quel punto potremmo testimoniare con franchezza che l'elite politica e mediatica avrà fatto letteralmente di tutto per accrescere l'odio e la rabbia.

martedì 29 ottobre 2013

Il primo bancomat BItcoin



E questa settimana entra in attività il primo bancomat BitCoin del mondo in un coffe shop di Vancouver (città bellissima e di mentalità molto aperta).

Sarà possibile convertire Bitcoin in Dollari Canadesi e viceversa con un limite di 3.000$ al giorno.

La valuta (oggi esistente solo su internet) si avvicina alla strada.

Il sistema monetario moderno è una frode (l'ME-MMT è una minchiata utopica stile comunista non fatevi illusioni), ma se una moneta senza stati o banche centrali diventasse realtà, per i fantocci di palazzo sarebbero dolori.

Leggi anche: La Bce contro i Bitcoini Bitcoin e la regolamentazionei Bitcoin volano



lunedì 28 ottobre 2013

Il risparmio è il miglior guadagno



Ben presto, probabilmente, arriveremo a mangiare solo omogeneizzati e pillole ma per il momento siamo costretti ad essere testimoni di questo incredibile spreco. I numeri del wasted food sono da capogiro.


In ogni spreco però sono nascoste molte opportunità e c'è da scommettere che chi riuscirà a ridurne l'impatto sarà in grado di trarre non poco profitto.

A cura di Josè Graziano da Silva e Achim Steiner

ROMA – Ogni anno, sprechiamo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a circa un quarto della produzione alimentare annuale a livello mondiale. Solo l’entità del numero rende difficile comprendere la dimensione della questione, indipendentemente dall’approccio usato. Provate ad immaginare 143.000 Tour Eiffel una sull’altra o una pila di 10 trilioni di banane.

Per chi ha un profilo più economico ecco altre cifre: lo spreco di cibo in termini di prezzo al consumo sono pari a circa 750 miliardi di dollari all’anno. Se dovessimo considerare i prezzi al dettaglio e l’impatto più ampio sull’ambiente, compreso il cambiamento climatico, la cifra sarebbe poi ben più alta.La cifra è ancor più incommensurabile dato che in parallelo a quest’enorme spreco, ci sono 840 milioni di individui che soffrono la fame cronica quotidianamente. Molti altri milioni di persone soffrono, inoltre, di “fame silenziosa”, ovvero di carenze nutrizionali e di micronutrienti.
In un contesto di austerità, è difficile capire come una tale emorragia di risorse può essere così trascurata. In alcune zone il volume dello spreco di cibo continua addirittura ad aumentare.
Il nuovo rapporto della FAO si è focalizzato su un altro aspetto rischioso del problema, ovvero le conseguenze negative per l’ambiente e le risorse naturali dalle quali dipendiamo per sopravvivere.
Quando il cibo viene sprecato, l’energia, la terra e le risorse idriche utilizzate per produrlo vengono comunque consumati. Allo stesso tempo, durante la produzione, il processo di elaborazione e la cottura, vengono rilasciate grandi quantità di gas serra nell’atmosfera.
Da qualsiasi prospettiva vogliamo vedere la cosa (etica, economica, ambientale o in termini di sicurezza dei prodotti alimentari), non possiamo tollerare uno spreco di cibo annuale pari a 1,3 miliardi di tonnellate. Ecco perché la riduzione dello spreco del cibo è diventata uno dei cinque elementi della campagna “Zero Hunger Challenge” di Ban Ki-moon e l’aspetto sul quale la task-force di alto livello delle Nazioni Unite sulla sicurezza dei prodotti alimentari a livello globale ha deciso di focalizzarsi. Al momento, stiamo lavorando con le Nazioni Unite e con un’ampia coalizione di altri partner per garantire un accesso adeguato al cibo tutto l’anno, per eliminare i primi segni di malnutrizione nell’infanzia, rendere tutti i sistemi dei prodotti alimentari sostenibili ed eliminare la povertà rurale.

In Europa il credito cala ancora

Le cose continuano a peggiorare in Europa. L'ultimo press release della Bce (trovate il pdf qui) mostra come il credito alle imprese sia ancora in contrazione.

Al solito i fantocci vi dicono che la ripresa è qui, ma ragionando in termini molto semplici come può arrivare la ripresa se la pressione fiscale aumenta e la liquidità in circolazione continua a calare.

TRADUZIONE: + TASSE - SOLDI IN CIRCOLAZIONE = RIPRESA ?!?!?!?!

I don't think so...


Nel sistema monetario moderno (leggi qui per saperne di più)le banche sono il CENTRO DI TUTTO. Se queste non creano credito prestandolo al mercato attraverso la riserva frazionaria (moltiplicazione dei pani e dei pesci) tutto si ferma.

In questo grafico in marrone il continuo crollo dei prestiti al settore privato (in blu la riduzione conseguente della massa monetaria).


E' tanta la fiducia in questo mitico Euro(grazie Prodi), che il calo interessa tutti i paesi Ue (nord incluso).

venerdì 25 ottobre 2013

Analisi del film "L'uomo del banco dei pegni"




A Cura di Guido Rovatti


<<Se con l'Olocausto Dio ha scelto di interrogare l'uomo, spetta a questi rispondere con una ricerca che ha Dio per oggetto. >> (Elie Wiesel)
Questa di Elie Wiesel è una frase dura, una frase che trasuda non accettazione, incomprensione, sdegno.
Dopo “Auschwitz”, il giudizio dell’uomo sull’uomo è irreversibilmente mutato; dopo “Auschwitz”, il giudizio di molti uomini su Dio è irreversibilmente cambiato.
Il cinema più volte ci ha mostrato e descritto i terribili eventi che colpirono la popolazione ebraica sotto il regime nazista,elencarli tutti sarebbe pressoché impossibile, e quindi, quasi certamente ingiusto data l’incompletezza

In questa scheda sul Cinema, concentreremo la nostra attenzione su un film molto particolare diretto dal grande regista Sidney Lumet (regista 5 volte nominato per gli oscar, mai vincitore. Per una lista completa sui grandi oscar mancati del cinema vi invito a leggere questo mio articolo pubblicato di recente), il film in questione si chiama “L’uomo del banco dei pegni”.

Introduzione al Film:
Sol Nazerman,ex insegnante, ebreo tedesco scampato ad un lager nazista, amministra implacabilmente un negozio di pegni nel quartiere povero di Harlem. Ogni giorno numerose persone ridotte in miseria impegnano i loro averi presso il suo banco dei pegni.
L'uomo, emigrato in America con sua cognata ed il consorte (entrambi ex internati), ha un rapporto molto particolare con il genere umano (e più in generale coi sentimenti).
Nel corso della narrazione, il pubblico prende coscienza di cosa sta dietro al protagonista, la cui psicologia è magistralmente introdotta e poi svelata dal regista attraverso un uso perfetto del Flashback.
Rod Steiger supera sé stesso nell’interpretare il ruolo del protagonista: una vita che non è una vita, una vita incapace di provare qualsiasi sentimento confina l’animo in una gabbia ovattata, senza scampo: è il deserto dell’anima.
Sidney Lumet firma insieme al protagonista (Orso d'argento a Berlino) un capolavoro assoluto (nel 2008 il film è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli U.S.A.).
Chi conosce Lumet, sa che gran parte della sua filmografia gravita attorno ad un concetto assai complicato e nevralgico: la “Giustizia” e la sua interpretazione.(“Serpico”,”La parola ai giurati”, “il Verdetto” ,”Onora il padre e la Madre”).

Passami il joint ...

E per la prima volta in 44 anni, nei bacchettoni e pieni di contraddizioni Stati Uniti (non si può bere una birra in strada ma si può acquistare un Kalashnikov al centro commerciale), la maggioranza dei cittadini è favorevole alla legalizzazione della Marijuana.


Il 38% degli intervistati ha ammesso di averne fatto uso almeno una volta quest'anno. Il 67% dei giovani (18-29) è per la legalizzazione. E (incredibilmente) questa % resta sopra la maggioranza fino ai 64 anni.


Alcuni stati come la California (in bancarotta) hanno più volte ipotizzato la legalizzazione come strumento per raccogliere più tasse. L'Oregon e il Maine stanno realizzando dei referendum popolari.

Forse anche in Europa qualcuno ci potrebbe pensare. D'altra parte un continente che sta spazzando via una, probabilmente due, generazioni di giovani potrebbe almeno lasciare sul tavolo qualche canna.



giovedì 24 ottobre 2013

Stampare soldi e darli alle banche fa male all'economia


Ed eccoci qui, uno dei principali architetti del Quantitative Easing Giapponese dice chiaramente che questa pratica DANNEGGIA L'ECONOMIA, e che la Fed Usa è impantanata in una trappola monetaria.

Architect of Japanese Quantitative Easing Policy Says QE HARMS the Economy In the Long-Run … and that the Fed Is Stuck In a QE Trap
Fed Policy Is Failing

Sono molti gli economisti che hanno spiegato come il QE non aiuti l'economia.

Ma molti altri insistono nel dire che, senza questi "aiuti alla finanza", la situazione sarebbe molto peggio.

Chi ha ragione ?

Uno dei principali architetti del QE Giapponese (Richard Koo economista capo all'instituto di ricerca Nomura) spiega che il QE aiuta nel breve termine ma è dannoso nel lungo.
Inizialmente i tassi d'interesse si abbassano molto di più di quanto accadrebbe senza queste politiche. Ma quando l'economia inizia a riprendersi i tassi a lungo s'impennano perchè i partecipanti al mercato obbligazionario cominciano a temere che la banca centrale possa scaricare sul mercato tutti i titoli acquistati.

La domanda quindi inizia a calare nei settori chiave per l'economia come l'automobile o l'edilizia, costringendo la banca centrale ad un dietrofront e al mantenimento di politiche accomodanti. L'economia quindi riprende fino a quando il ciclo non si ripete e si resta bloccati in quella che viene oggi chiamata la trappola del QE.

Nei paesi che non fanno queste politiche la ripresa economica è molto più lenta ma una volta partita il passo accellera (come illustrato in figura 2 qui sotto).

(in Blu i paesi che non applicano il QE, in rosso gli altri)

costs of qeKoo notes 

La Fed è intrappolata. Ben Bernanke ha potuto constatarlo da solo notando l'aumento improvviso dei tassi d'interesse a lungo termine dopo l'annuncio del "tapering" a giugno (il rallentamento del QE).

Arrivati a settembre ha dovuto fare dietrofront e togliere dal tavolo la possibilità di iniziare il tapering a breve termine.

Richard Koo ha incontrato vari dirigenti Fed e importanti clienti istituzionali Usa, ha presentato le sue preoccupazioni riguardo a questa trappola con la speranza che venisse confutata ma non ha trovato nessun valido argomento a discredito della sua teoria.


QE trap 

Molti economisti hanno aggiunto come il QE aiuti i ricchi ma non il ceto medio, e Koo è assolutamente d'accordo.

Per esempio, riguardo il salvataggio delle banche ad ogni costo, uno studio su 124 crisi bancarie dell'FMI ha mostrato come aiutare banche che fingono di essere solventi sia dannoso per l'economia nel lungo periodo.

Questo studio empirico spiega chiaramente come l'eccessiva indulgenza verso gli istituti di credito li spinga verso un azzardo morale che avrebbero altrimenti evitato.

Gettare soldi alle banche, che sono le vere principali di questa incredibile frode, è un ottimo modo per destabilizzare l'economia e peggiorare la situazione nel lungo periodo.

mercoledì 23 ottobre 2013

Previsioni di crescita 2014

La ripresa è vicina....


Tell me lies tell me sweet little lies..... tell me tell me lies...


lunedì 21 ottobre 2013

La più grande truffa della storia

In questo video Mike Maloney ci spiega il funzionamento del moderno sistema monetario (dal 1971 ad oggi). Il meccanismo non è semplice. Sono poche le persone che riescono a capirlo, o meglio, dopo averlo capito sono pochissime le persone che accettano di essere vittime di una truffa del genere. 
Alla maggior parte non sembra vero e certamente non sembra possibile.

Queste sono cose che a scuola (università inclusa) non vi insegnano. Per cui aprite bene le orecchie e prestate attenzione.

La catena di S.Antonio attraverso la quale i governi stampano soldi, schiavizzano le popolazioni e trasferiscono ricchezza dal basso verso l'alto della piramide creando la più grande diseguaglianza della storia è sotto i nostri occhi.

La crisi del 2008 ha dimostrato il fallimento di questo modello che oggi si cerca in tutti i modi di mantenere in piedi.

Il sistema odierno non è una religione divina, è solo un modello creato dall'uomo come per esempio è stato creato il motore a scoppio o l'aeroplano. Se non funziona bisognerebbe pensare a come modificarlo invece di ostinarsi su questa strada.

La violenza con la quale l'oligarchia insiste nello schiacciare i più deboli (mercato reale) a favore dei più ricchi (finanza) attraverso l'effetto cantillon (secondo cui i soldi appena creati hanno più valore di quelli già in circolazione) porterà inevitabilmente verso scenari catastrofici.


IL CENTRO DI QUESTO MODELLO E' LA BANCA. 

L'Euro è stato un disastro o no ?


Uno dei più autorevoli ed elitari mensili Statunitensi trae alcune conclusioni sull'eurofallimento.

p.s.

Per tutti gli ignoranti che credono siano solo i "populisti" a criticare il sacro euro, la rivista Bostoniana The Atlantic fondata nel 1857, non è un gazzettino populista.



L'Euro è stato un disastro o no ?

Sembra piuttosto evidente di si. La disoccupazione al 27,6% in Grecia, 26,2% in Spagna, 16,5% in Portogallo e 13,6% in Irlanda dovrebbero essere le storie di successo dell'austerità. Cosa è successo ? Esattamente quello che gli euro-scettici temevano sarebbe successo. Uno shock ha colpito maggiormente alcune parti rispetto ad altre e non c'è stato modo di riequilibrarle.

La politica della Bce dettata dalla Germania ha lasciata agli altri paesi nessun'altra scelta ma quella di cercare di ripagare i debiti tagliando la propria strada verso la prosperità.

In altre parole, l'Euro ha trasformato una recessione in una depressione, perchè non permette ai suoi paesi di combattere. Non possono svalutare, tagliare l'interessi o aumentare il deficit quando sono in difficoltà. E questo non fa altro che peggiorare la situazione. Per questo Paul Krugman è scettico riguardo alle dichiarazioni di Andy Rose per cui i paesi legati da una valuta a cambio fisso (come l'euro) non hanno fatto peggio degli altri (a sovranità monetaria) dal 2006 ad oggi.

E' contro ogni logica pensare che un sistema monetario senza flessibilità possa lavorare bene come uno flessibile durante una crisi finanziaria. Ed è anche contro ogni evidenza.

Come Krugman fa notare qui sotto. Il livello del debito è stato un problema solo per alcuni paesi euro e per nessun altro. Come è possibile che non ci siano differenze tra paesi euro e non euro?







Priebke: Una polemica inutile e sterile

Tokyo 10-3-1945


Ho guardato con attenzione la polemica suscitata dai funerali di Priebke e non ho potuto fare a meno di chiedermi dove risieda il fondamento di tanta ostilità.

Il punto non è giudicare l'ex capitano delle SS come assassino, il punto è determinare la moralità o l'immoralità delle azioni di guerra.

Il processo a Priebke risulta quindi ridicolo. Da un lato il comprensibile dolore delle vittime di quell'eccidio e dall'altro,un soldato, la cui colpa finale è stata quella di trovarsi dalla parte dei perdenti.

Si perchè non esiste una netta linea di demarcazione tra moralità e immoralità in guerra. L'unica differenza è data da chi vince e chi perde. I primi si salvano, i secondi vengono condannati per crimini contro l'umanità.

Pensiamo solamente a quanto fecero gli Americani in Giappone. 
Nel 1942 l'aviazione Usa sviluppò il bombardiere B-29, la fortezza dell'aria. Un aereo in grado di sganciare il suo carico da altissima quota per evitare la contraerea avversaria. Il problema del B-29 era dato dall'imprecisione degli attacchi. Gli obbiettivi venivano spesso mancati a causa dell'eccessiva distanza.

Così il "mitico" generale dell'aviazione Usa Curtis LeMay pensò di iniziare una campagna di bombardamenti incendiari notturni a bassa e media quota. Tokyo era una città dove la maggior parte delle abitazioni civili venivano costruite in legno. Tra la notte del 9 e 10 marzo 1945 la capitale fu fatta bruciare senza pietà.

Robert Mcnamara, allora capo dell'ufficio controllo statistico dell'aviazione, ricorda bene una telefonata con il generale nella quale Curtis disse "Robert, se non vinciamo questa guerra verremo certamente perseguitati per crimini contro l'umanità".

Per non parlare del bombardamento di Dresda tra il 13 e 14 febbraio del 1945. Gli Usa e gli Inglesi devastarono,durante il carnevale,il centro della città Tedesca con bombe incendiare al fosforo. Si racconta di civili trasformatisi in torce umane che,cercando una vana salvezza, si gettavano nel fiume Elba.
Ma il fosforo continua a bruciare, anche a pelo d'acqua. 
In quel caso i morti civili furono oltre 25.000.

La guerra è il punto più basso che il genere umano abbia dimostrato di potere raggiungere.

Da entrambe la parti resta la cenere e il dolore ma sono solo i vincitori a scrivere la storia, ad auto-assolversi dai crimini commessi e a condannare chi ha eseguito azioni immorali esattamente come loro.

sabato 19 ottobre 2013

La borsa vola, La strada piange

I fantocci in giacca e cravatta continuano la loro letania di buone notizie e di ripresa.

I dati macro economici europei sono ai minimi da 3 mesi e il mercato azionario ai massimi.

Piantatela di dire che le azioni volano perchè i fondamentali stanno migliorando e la ripresa è vicina, siete solo dei pupazzi bugiardi.



E vista l'idolatria riservata a Obama dalle nostre marionette, ricordiamo che a livello fiscale il buon Barack è il peggior presidente della storia degli Stati Uniti (e per fortuna che questo è l'ultimo mandato...)

venerdì 18 ottobre 2013

Exit through the gift shop



Bank-sy sulle orme di Keith Haring e di Basquiat si è trasferito a New York... (la città perfetta per il suo nome...).

Da qualche anno ormai, nessuna collezione di arte contemporanea che si rispetti può fare a meno di un suo "pezzo".

Così l'artista inglese, attraverso la vita dell'ingenuo ma passionale Thierry Guetta, ci spiega in questo documentario l'importanza dell'evoluzione e del cammino dell'artista.

Utilizzando alcuni filmati molto belli e preziosi della storia della streetart (vedi le sequenze di Shepard Fairey da Kinko's che prepara le fotocopie con la fidanzata o la nascita di space invaders), Banksy, in questo montaggio, ricorda come il successo e il riconoscimento collettivo coincidano con la fine della rivoluzione.

Mentre sono la sua nascita ed evoluzione a rappresentarne la vita.



Leggi anche: Barry Macgee

Letta e Obama sono amiconi ?



Dov'è che ho già visto tutta questa benevolenza di un governo Usa verso un suddito che accetta di distruggere una nazione in nome della globalizzazione e finanziarizzazione ... mmmhhh fatemi pensare....



ma si ecco qui....gli Americani erano molto amici anche di Menem quando mise in saldo l'Argentina.

Ed intanto nella storia dell'umanità mai così pochi uomini hanno deciso per così tanti.

leggi anche: inside job e la crisi argentina

Ed in questo video il caro Obama "consiglia" di smettere di ascoltare gli attivisti e i blogger (al min 5.40) ...


leggi anche: Obama il salvatore dei poveri e degli oppressi ?
leggi anche: Obama .... shut up

Shutdown ?


15:24

Gli Usa hanno trovato un accordo sul debito,tutti contenti ?

Gli Usa hanno trovato un accordo sul debito e i mercati hanno festeggiato, ma siamo sicuri che i loro interessi siano i nostri ?


Gli Usa hanno trovato un accordo sul debito,tutti contenti ?
L'accordo sul debito ha concluso lo “shutdown” (o meglio lo ha rimandato) perchè il tetto sul debito non è stato innalzato all'infinito e gli Usa non smetteranno certo di indebitarsi.
Il prossimo capitolo della farsa lo vedremo già a dicembre gennaio 2014.
Gli Usa sono la nazione più indebitata della storia e questo debito se lo acquistano da soli stampando la carta necessaria per  oltre il 33%. Il risultato è un perfetto schema ponzi (o catena di S. Antonio) che non si può interrompere volontariamente. Quando accadrà però, saranno dolori perchè questo sistema non può andare avanti all'infinito. Gli Americani non si preoccupano più di tanto in quanto la loro cultura e potenza militare li permette di tenere la pistola sotto il tavolo, pronta per essere usata non appena gli altri giocatori dovessero gridare al bluff.
In questo grafico vediamo con chi gli Usa sono indebitati (in azzurro la quota verso loro stessi).
Ora veniamo alla parte più interessante (e anche quella più stupida). Gli Usa trovano l'accordo e il mondo grida di gioia, le borse volano, i Tg passano la notizia come positiva e i presentatori dicono “per fortuna che si sono accordati”.
Accordarsi per ulteriori debiti significa solo buttare ancora più polvere sotto il tappeto, significa solo dover indebolire ancora ulteriormente l'economia reale (sono i soldi veri dei privati che vengono utilizzati per pagare i debiti della finanza). E allora ci troviamo nel paradosso per cui gli interessi della finanza sono il male dell'economia e dei cittadini.
Vedi anche quella pletora di ritardati al governo Italiano che hanno distrutto, strangolandolo in una morsa di pressione e burocrazia fiscale senza precedenti, una nazione. Ma l'Italia è un paese vecchio che non reagisce, subisce e basta. Lo stesso non è stato per i giovani paesi arabi e probabilmente non lo sarà per gli Usa.

mercoledì 16 ottobre 2013

La manipolazione del mercato dell'Oro



A cura di Michael Lombardi

Mentre cerco di capire l'azione delle banche centrali, in riferimento all'oro, per scoprire dove quei prezzi sono diretti,  le loro operazioni risuonano più forte di qualsiasi parola.
Le banche centrali hanno più o meno tutte smesso di vendere lingotti, dato molto importante. Nel 1999 le banche centrali europee hanno formato un'alleanza nella quale si sono accordate per non vendere più di 400 tonnellate all'anno. L'accordo quinquennale è stato chiamato (CBGA da non confondere con il mitico locale punk CBGB... Central bank gold agreement). Nel 2004 questo accordo è stato rinnovato e il limite è stato corretto a 500 tonnellate annue. Nel 2009 è stato rinnovato ancora e il limite è stato riportato a 400 tonnellate.
Ma guardate nella tabella e notate le differenze... Le banche centrali hanno totalmente stoppato la vendita d'oro passando da 2000 ton a 1884 a 200,3 ..... Dal 27 settembre 2012 al 26 settembre 2013 sono state vendute solo 5 tonnellate !!
Se si trattasse di azioni, quando nessuno vende e molti vogliono comperare i prezzi salgono, ma quando si tratta dell'oro le cose non sembrano così ovvie, come mai ?
La spiegazione è sempre la solita, un prezzo dell'oro debole significa un dollaro forte e credibile ma il dollaro è solo carta. Nonostante i cavalieri neri di wall street si ostinino a manipolare il mercato negli  prima o poi il bluff verrà scoperto.
p.s.
Da notare l'ultimo "Advise" di Goldman sachs per cui da oggi l'oro è destinato ad un crollo verticale (con gli Usa ad un passo dal default, che non avverrà, e 16 trilioni di debiti...)

giovedì 10 ottobre 2013

I Grandi dischi del rock: Husker du "Flip your wig"

Husker du logo


Se Chicago è blues, la fredda Minneapolis (e St.Paul) sono alternative rock, punk e hardcore... (Prince escluso).

Gli Husker du (in norvegese "ti ricordi") hanno prodotto alcuni dei più bei dischi punk/hardcore di sempre. La violenza del suono e il muro di chitarre noise non riescono a nascondere le doti melodiche compositive e le liriche superiori alla media di Bob Mould e Grant hurt. 

Questo trio è insieme ai Replacements (leggi: Let it be: The Replacements) tra i padri fondatori del grunge e di gruppi come i Nirvana e i Soul Asylum (anch'essi di Minneapolis). Chris Novaselic (bassista dei Nirvana) disse che loro non stavano facendo niente di nuovo, gli Husker du lo avevano già fatto prima.

I loro capolavori hardcore sono "Zen Arcade" e "New day rising", qui però pubblico un disco più maturo e più rock "Flip your wig" del 1985.

Flip your wig è l'ultimo di questo spettacolare trittico (pubblicarono 3 album in un anno e mezzo) ed è il primo lp di un'etichetta indipendente a finire in testa alla classifica CMJ.

Dopo, come spesso capita, firmarono per la Warner Bros pronti per il grande salto verso il successo commerciale .... e si sciolsero.

Track listing[edit]

Side one
  1. "Flip Your Wig" (Bob Mould) – 2:33
  2. "Every Everything" (Grant Hart) – 1:56
  3. "Makes No Sense at All" (Mould) – 2:43
  4. "Hate Paper Doll" (Mould) – 1:52
  5. "Green Eyes" (Hart) – 2:58
  6. "Divide and Conquer" (Mould) – 3:42
  7. "Games" (Mould) – 4:06
Side two
  1. "Find Me" (Mould) – 4:05
  2. "The Baby Song" (Hart) – 0:46
  3. "Flexible Flyer" (Hart) – 3:01
  4. "Private Plane" (Mould) – 3:17
  5. "Keep Hanging On" (Hart) – 3:15
  6. "The Wit and the Wisdom" (Mould) – 3:41
  7. "Don't Know Yet" (Mould) – 2:14

Personnel[edit]

  • Greg Norton – bass
  • Bob Mould – guitar, vocals, piano, bass, percussion
  • Grant Hart – drums, vocals, vibraphone, percussion, slide whistle


mercoledì 9 ottobre 2013

L'opinione di George Soros sull'Eurozona

Leggiamo cosa George Soros pensa dell'ennesima vittoria della Merkel alle elezioni tedesche e delle condizioni dell'Eurozona.



BUDAPEST – Per la Germania il dramma della crisi dell’euro è finito. L’argomento non è stato infatti quasi per niente toccato nel corso della recente campagna elettorale. D’altro lato, il Cancelliere Angela Merkel ha fatto tutto il necessario per garantire la sopravvivenza dell’euro ad un costo minimo per la Germania, una mossa che le ha fatto guadagnare il sostegno sia dei tedeschi europeisti che dei tedeschi che confidano in lei per la protezione degli interessi nazionali. E non sorprende infatti che sia stata rieletta con una vittoria schiacciante.


Si tratta però di una vittoria di Pirro. Lo status quo dell’eurozona non è infatti né discreto e neppure stabile. I principali economisti lo definirebbero come un equilibrio inferiore, mentre io lo definisco come un incubo che sta provocando enormi difficoltà e sofferenza che potrebbero facilmente essere evitate se le credenze erronee e i tabù che le sostengono venissero dissipate. Il problema reale è che i paesi debitori si trovano in estrema difficoltà, mentre i creditori impongono le loro concenzioni erronee ed i loro tabù.
Un esempio è dato dagli Eurobond che la Merkel ha sempre considerato come un tabù. Ciò nonostante, rappresentano una soluzione ovvia alla causa profonda della crisi dell’euro, ovvero l’esposizione al rischio del default dei bond statali da parte dei paesi membri che hanno aderito all’euro.  
Generalmente, i paesi avanzati non subiscono il default in quanto possono sempre stampare la valuta. Ma cedendo l’autorità ad una banca centrale indipendente, i membri dell’eurozona si sono messi nella posizione dei paesi in via di sviluppo che hanno sempre fatto prestiti in valuta straniera (Grazie PRODI&co ndr). Né le autorità né i mercati sono stati in grado di individuare quest’aspetto prima della crisi, il che dimostra la fallibilità di entrambe.
Quando è stato introdotto l’euro, le autorità hanno in realtà dichiarato che le obbligazioni dei governi degli stati membri erano prive di rischio. Le banche commerciali erano in grado di sostenerle senza dover accantonare alcuna riserva di valuta, mentre la Banca Centrale Europea (BCE) le ha accettate con gli stessi termini nella sua discount window. Ciò ha creato un incentivo perverso per le banche commerciali che hanno iniziato ad acquistare il debito dei governi più deboli per guadagnare ciò che alla fine si è rivelato essere qualche punto percentuale in più, mentre i differenziali dei tassi di interesse convergevano verso lo zero.
Ma la convergenza dei tassi di interesse ha finito per provocare una divergenza economica. I paesi più poveri hanno vissuto un contesto di boom economico nel settore degli investimenti, nel mercato immobiliare e nel consumo, mentre la Germania, aggravata dal peso fiscale della riunificazione, ha dovuto adottare una politica di austerità ed implementare delle riforme strutturali. Questo contesto è stato la causa principale della crisi dell’euro, ma al tempo non è stato riconosciuto tale, e ancora oggi non è ancora del tutto compreso.

martedì 8 ottobre 2013

L'FM... chi ???

Come visto più volte l'FMI, dall'inizio della crisi, non ci prende mai ed è veramente una vergogna che l'informazione istituzionale lo citi sempre con così tanto clamore ed autorità.

In questo grafico tutte le correzioni riguardo alla crescita mondiale che hanno dovuto fare. E state pure tranquilli che non finirà qui.


Paul Singer ci spiega una cosa (o due...)



Paul Singer (so che non lo conoscete...) è il fondatore e Ceo dell'Hedge Fund Elliot mgmt corporation (21 miliardi di dollari in gestione...).

La specialità del suo fondo è comperare obbligazioni o titoli "falliti" a prezzi stracciati per poi rivenderli o iniziare cause di risarcimento. Lo ha fatto con il Perù, con l'Argentina e ora svolazza intorno alla Grecia. Un classico avvoltoio, protagonista di questo fantomatico mondo senza luogo chiamato mercato.

Perchè è interessante sentire cosa ci dice ? perchè questi "predatori" (leggi anche: Ray Dalio ci spiega l'economia) sono le persone che capiscono il mercato meglio di tutti.

Non fu un caso quando Paul Singer, insieme a Jim Chanos, volle incontrare i ministri delle finanze del G7 nel 2007 per avvertirli dell'imminente collasso e di come il sistema bancario avrebbe letteralmente affossato l'economia reale.

Ovviamente i politici (notoriamente dei cretini in materia e con l'unica prerogativa di spendere per ottenere più voti) non prestarono alcuna attenzione all'avviso.

In questa intervista alcuni dei passaggi più interessanti riguardano la descrizione del momento che stiamo vivendo e la strada che stiamo percorrendo, l'annuncio del "tapering", e l'imminente e possibile perdita di confidenza nel sistema.

ATTENZIONE: Questa intervista (non fosse stata fatta da Lui per il Wall Street Journal e per una platea di esperti) in Italia sarebbe stata etichettata come INUTILE POPULISMO.

"Solo avere nominato il "tapering" ha scosso il mercato verso il basso e il tapering non sarebbe nemmeno l'inizio delle vera riduzione dei bilanci delle banche centrali"

"Il tapering (riduzione della stampa di carta) è assolutamente fuori di discussione, dimenticatevelo" 

"Non avete certamente bisogno di me per sapere che gli Usa l'Europa e il Giappone sono INSOLVENTI"

"Le banche centrali sono INTRAPPOLATE, il mercato delle obbligazioni nazionali da 50 trilioni è in mano a queste banche che ne detengono olre 15, non possono uscirne"

"Nessuno degli investitori istituzionali che ha denaro nel nostro fondo ha delle significative posizioni contro l'inflazione, pensano sia impossibile. Dal mio punto di vista la percezione d'inflazione e i primi segnali di cambiamento causeranno una serie di eventi a catena (calo del mercato obbligazionario e azionario, aumento delle commodities, oro in particolare) che porteranno al crollo della fiducia. Maggio e giugno del 2013 sono stati un'indicatore importante, come lo fu il crash del 2008, il gioco della stampa di denaro come supporto dei mercati ha iniziato sensibilmente a rallentare"

"Le condizioni per una totale perdita di fiducia (in questo sistema monetario post 1971 ndr) sono qui,ora"

"La FED ha sostituito il ruolo di Atlante e ora sta reggendo il mondo"



Divergenze ridicole per un mondo ridicolo


Più volte in questo blog si è sottolineato come lo Status Quo sia una follia venduta come realtà e di come gli interessi della finanziarizzazione e globalizzazione rappresentino una percentuale minima della popolazione mondiale.

La crisi del 2008 ha enfatizzato e sottolineato questa metamorfosi iniziata negli anni '70. Oggi abbiamo passato il ridicolo e siamo arrivati al grottesco (con sfumature horror).

La finanza e le istituzione finanziarie (banche/assicurazioni ecc ecc) operano in un totale regime di deregolamentazione e di azzardo morale. Dopo gli incredibili errori degli ultimi anni la soluzione degli oligarchi resta sempre quella di non accettare la realtà e continuare a buttare soldi gratis a chi gli ha bruciati.

In questo grafico vediamo chiaramente ancora una volta come gli interessi della finanza (e quindi di tutta la classe politica neoclassica occidentale) siano totalmente in contrasto con gli interessi degli elettori e dei cittadini.

In blu la forza partecipativa all'economia reale -  in rosso il valore azionario e obbligazionario
Perchè questo trasferimento di ricchezza continua senza che nessuno lo metta in dubbio ?

lunedì 7 ottobre 2013

La Grecia è sempre un passo avanti


La Grecia si muove sempre un passo avanti agli altri paesi del sud (povero) europa. Dopo essere già stata "aiutata" e "salvata" dagli uomini in nero adesso dovrà cavarsela da sola. Ma come faranno i politici di Atene in un paese dilaniato dalla corruzione e dall'austerità a ridurre il "benedetto" debito e ripartire a razzo come previsto dall'FMI ?

Beh, i vicini di casa (Italia inclusa) stanno spingendo il furto di denaro privato, a copertura di perdite pubbliche, attraverso l'aumento delle tasse (per il nostro bene ovviamente).

Però c'è il problema dell'evasione ....

E allora cosa ha pensato il ministro del lavoro Greco ?

Semplice, caliamo la maschera e andiamo dritti al punto,


UNA BELLA CONFISCA DI BENI E ASSET PRIVATI.


The Labor and Social Insurance Ministry is seriously considering drastic measures in order to obtain the social security contributions owed by enterprises and to avoid having to slash pensions and benefits.
The ministry is planning to force companies to pay up or face having their assets seized, so that the 14 billion euros of contributions due can be recouped.
link: ekathimerini

Allo stato mancano 14 bilioni di € e anche se confiscasse tutti gli asset dei debitori non arriverebbe a quella somma. In ogni caso tentar non nuoce...

Queste sono le notizie che stimolano l'economia a ripartire e gli imprenditori ad investire.

Qui sotto rivediamo le stime di crescita della Grecia secondo l'FMI (Troika le linee tratteggiate, in nero i dati reali)...


sabato 5 ottobre 2013

Premi Oscar 2013 : ma che Grande Bellezza... (la giuria e... un pò di storia)




A cura di Guido Rovatti

Forse qualcuno crede ancora che gli Stati Uniti siano il paese delle libertà, dove tutto è possibile, la terra dei sogni e della democrazia.

Qualcuno crede allora che il “maccartismo” sia stato un incidente isolato e da lasciarsi alle spalle?

Ricordiamo intanto che cosa è stato il “maccartismo” e come il fenomeno abbia scandalosamente investito anche Hollywood, poi vi sottoporrò una lista alquanto imbarazzante e tragicomica, di alcuni registi che per la giuria degli “Academy Awards” evidentemente sono stati poco più che delle comparse.

Ed infine, come ciliegina, andremo a vedere come è composta la giuria che assegna i premi oscar….

Ma torniamo un attimo al maccartismo nel cinema americano:

l'ambiente di Hollywood, dove lavoravano molti europei costretti a emigrare dopo l'avvento del nazismo, fu particolarmente colpito dal maccartismo (vedi anche “paura rossa”, “caccia al comunista”).
Charlie Chaplin fu solo una delle persone accusate di attività anti-americane e l'FBI manovrò in modo che gli venisse cancellato il visto di rientro (quando lasciò gli USA per un soggiorno in Europa agli inizi degli anni ’50). La sua carriera cinematografica negli USA finì nonostante egli non fosse stato dichiarato colpevole per alcun reato.
Walt Disney fu condotto davanti al Comitato attività anti-americane e anche lui fu sospettato di essere comunista.
Furono interrogati,tra gli altri,anche Robert Taylor e Gary Cooper.

Dopo questa breve introduzione, torniamo ai nostri famigerati Academy Awards.